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04/05/2023

Nel 2022 oltre 2,3 miliardi di euro per i territori

Rendicontare con chiarezza e trasparenza i risultati raggiunti, condividere con gli stakeholder gli obiettivi sfidanti su cui poggiano le scelte aziendali e soprattutto impegnarsi per mettere al centro persone, bisogni e valorizzazione dei territori: è a partire da questi principi che abbiamo costruito il bilancio di sostenibilità 2022. Il documento comprende anche un resoconto – in continuità con il 2021 – di tutte le attività coerenti alla tassonomia dell’Unione Europea delle attività ecosostenibili, con riferimento in particolare agli obiettivi di mitigazione e adattamento al cambiamento climatico. In piena sintonia con Bruxelles e le principali politiche internazionali, la multiutility prosegue così il suo percorso verso un cambiamento, in grado di saldare azione per il clima e inclusione sociale, nella convinzione che nessun passo in avanti potrà essere duraturo se non sarà, fino in fondo, condiviso da tutti. Creare valore assieme alle comunità: oltre 2,3 miliardi di euro distribuiti sui territori serviti La nostra crescita sostenibile è frutto di un modello aziendale che continua a valorizzare le persone e accompagnare le comunità servite verso un futuro più giusto dal punto di vista ambientale, economico e sociale. Rispetto al 2021, il valore economico totale per gli stakeholder sale a più di 3 miliardi di euro: tra questi lavoratori (601,1 milioni), azionisti (236,3 milioni), pubblica amministrazione (151,8 milioni) e fornitori (circa 1,4 miliardi). Oltre 2,3 miliardi di euro dell’importo, pari al 76%, sono distribuiti nei territori serviti, a cui la multiutility garantisce continuità ed efficienza dei servizi, con significativi investimenti per innovare il patrimonio infrastrutturale, decisivo per affrontare le sfide climatiche dei prossimi anni. In crescita anche il MOL a valore condiviso: 670,6 milioni (+17%) Tra i risultati più significativi, il margine operativo lordo a valore condiviso - riferito, cioè, alle attività di business che generano benefici ambientali e sociali nei tre ambiti della neutralità di carbonio, economia circolare, resilienza e innovazione - sale a 670,6 milioni di euro (+17% rispetto al 2021) pari al 52% del MOL totale, con un miglioramento di tutti i parametri obiettivo. In altre parole, significa rendere sempre più sostenibile quanto fatto e continuare a crescere, evolvendo i business nella direzione giusta. Per ulteriori informazioni Leggi il comunicato Scopri il bilancio di sostenibilità 2022 in versione navigabile Guarda il video img_interna_sostenibilita_ita_2022.jpg Il bilancio di sostenibilità 2022 della multiutility rinnova l’impegno per una transizione giusta. Perseguire la neutralità di carbonio, rigenerare le risorse, abilitare le resilienze e innovare si riconfermano le principali leve del valore condiviso img_pp_110x150_BS.jpg
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27/04/2023

Assemblea dei Soci: nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione, approvati il bilancio 2022 e il dividendo in rialzo a 12,5 centesimi

Si è riunita questa mattina a Bologna l’Assemblea ordinaria dei Soci Hera, presieduta da Tomaso Tommasi di Vignano, che ha approvato il bilancio d’esercizio 2022 e la distribuzione di un dividendo in rialzo a 12,5 centesimi per azione, in linea con quanto già annunciato in occasione della presentazione del Piano industriale al 2026. Approvazione del bilancio 2022 con risultati in crescita Il bilancio economico 2022 ha evidenziato i principali indicatori economico-finanziari e gli investimenti in crescita. I numeri testimoniano, ancora una volta, la validità delle politiche gestionali messe in atto dal Gruppo, che, unitamente al solido e resiliente modello industriale multibusiness, si sono dimostrati efficaci nel rispondere alle complessità dello scenario esterno, consentendo di garantire continuità e qualità dei servizi e la creazione di valore per l’azienda e per tutti gli stakeholder, perseguendo allo stesso tempo uno sviluppo sostenibile. Al via la distribuzione di un dividendo in crescita a 12,5 centesimi per azione L’Assemblea dei Soci ha quindi approvato la proposta del Consiglio di Amministrazione di distribuire un dividendo di 12,5 centesimi per azione, in rialzo del 4,2% rispetto all’ultimo dividendo pagato. Lo stacco della cedola avverrà il 19 giugno 2023, con pagamento a partire dal 21 giugno 2023. Il dividendo sarà corrisposto alle azioni in conto alla data del 20 giugno 2023. Il dividendo erogato, in base alla quotazione del titolo Hera al 31/12/2022, corrisponde a un rendimento annuo del 4,94%. Il bilancio di sostenibilità: MOL a valore condiviso in forte crescita a 670,3 milioni Durante l’Assemblea è stato presentato anche il bilancio di sostenibilità 2022, che evidenzia come il miglioramento degli indicatori economico-finanziari proceda di pari passo con l’impegno del Gruppo per la sostenibilità e l’attenzione a tutti gli stakeholder. In particolare, nel 2022 il margine operativo lordo a valore condiviso, riferito alle attività di business che rispondono anche ai driver per una crescita sostenibile e quindi alle attività di business in grado di rispondere agli obiettivi dell’Agenda Globale, è salito a 670,3 milioni, in significativo aumento rispetto al 2021 (+17,5%), e corrisponde al 51,8% del MOL complessivo. Il rinnovo del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale Si è inoltre proceduto al rinnovo del Consiglio d’Amministrazione e del Collegio Sindacale per il prossimo triennio (in scadenza con l’Assemblea che approverà il bilancio 2025). In relazione all’esito della votazione, risultano nominati i seguenti consiglieri: lista di maggioranza (espressione del patto di sindacato dei soci pubblici Hera): Cristian Fabbri, Orazio Iacono, Gabriele Giacobazzi, Fabio Bacchilega, Gianni Bessi, Grazia Ghermandi, Alessandro Melcarne, Lorenzo Minganti, Milvia Mingozzi, Marina Monassi, Monica Mondardini; liste di minoranza: Francesco Perrini, Paola Gina Maria Schwizer, Alice Vatta, Bruno Tani. I curricula dei nuovi consiglieri sono disponibili all’indirizzo: https://www.gruppohera.it/gruppo/governance/cda Per quanto riguarda il Collegio Sindacale, sono risultati nominati i seguenti sindaci: lista di maggioranza (espressione del patto di sindacato dei soci pubblici Hera): Marianna Girolomini, Antonio Gaiani (sindaci effettivi), Susanna Giuriatti (sindaco supplente); lista di minoranza: Myriam Amato (Presidente), Stefano Gnocchi (sindaco supplente). I curricula dei nuovi sindaci sono disponibili all’indirizzo: https://www.gruppohera.it/gruppo/governance/collegio-sindacale Nominati Presidente Esecutivo, Vicepresidente e Amministratore Delegato Nel pomeriggio si è tenuta la seduta d’insediamento del Consiglio di Amministrazione di Hera, nominato nella mattinata dall’Assemblea. L’organo ha provveduto alla nomina di Presidente, Vicepresidente e Amministratore Delegato. Come Presidente Esecutivo è stato nominato Cristian Fabbri, in azienda già dal 2006, nel Gruppo ha ricoperto responsabilità crescenti fino a diventare Direttore Centrale Mercato di Hera, Amministratore Delegato delle controllate Hera Comm ed EstEnergy, e membro dei Consigli di Amministrazione di altre società del gruppo. Vicepresidente (non esecutivo) è stato riconfermato Gabriele Giacobazzi. Vicepresidente dal 2020, è presidente dell’Ordine degli Ingegneri ed è stato professore a contratto alla facoltà di Ingegneria dell’Università di Modena e Reggio Emilia. Come Amministratore Delegato è stato riconfermato Orazio Iacono. Amministratore Delegato Hera da maggio 2022, in precedenza ha lavorato in RFI e poi in Trenitalia fino ad assumere l’incarico di Amministratore Delegato e Direttore Generale, ruolo che ha ricoperto fino al 2020. Nel 2021 è stato Senior Advisor Oaktree Capital Management/PwC Italy e successivamente Chief Operating Officer Sustainable Infrastructures di Saipem. Il Consiglio di Amministrazione, infine, ha ringraziato Tomaso Tommasi di Vignano, che ha concluso il suo mandato giunto alla scadenza naturale, dopo oltre 20 anni alla guida del Gruppo Hera, per il contributo fondamentale dato alla crescita dell’azienda. “Sono onorato di essere stato nominato Presidente Esecutivo di Hera e ringrazio per la fiducia i Soci e il consiglio di amministrazione – ha dichiarato il nuovo Presidente Esecutivo del Gruppo Hera, Cristian Fabbri -. Lavoro in questo Gruppo fin dalle sue fasi costitutive nel 2002. In 21 anni abbiamo raggiunto obiettivi ambiziosi di crescita e creazione di valore operando per perseguire la neutralità carbonica delle nostre attività e di quelle dei nostri clienti, la rigenerazione delle risorse e la resilienza del sistema di servizi sul territorio. Insieme all’amministratore delegato Orazio Iacono, a tutto il management e ai dipendenti, continueremo in questa direzione a beneficio dell’ecosistema territoriale, delle generazioni future, dei nostri clienti e dei nostri azionisti. Raccolgo il testimone dal Dott. Tomaso Tommasi di Vignano che ha guidato il gruppo Hera per 21 anni in un percorso di crescita ininterrotta e che lascia un’azienda solida e pronta ad affrontare le nuove sfide e perseguire obiettivi ambiziosi. A lui un ringraziamento particolare.” Per ulteriori informazioni Leggi il comunicato Consulta la sezione dedicata all'Assemblea degli azionisti Consulta il BE 2022 in versione navigabile Consulta il BS 2022 in versione navigabile primo_piano_assemblea_azionisti_2023_870.png Prosegue il percorso di crescita e di creazione di valore per azionisti e territori di riferimento. Nel Consiglio di Amministrazione nominato Presidente Esecutivo Cristian Fabbri e riconfermato Amministratore Delegato Orazio Iacono assemblea_azionisti_2023_110.jpg
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27/04/2023

Il Saluto del Presidente Tomaso Tommasi di Vignano dopo 21 anni alla guida del Gruppo

Il 27 aprile 2023 Tomaso Tommasi di Vignano, Presidente Esecutivo e fondatore di Hera, conclude il suo mandato, alla guida del Gruppo giunto alla scadenza naturale. Il Presidente lascia un’azienda in costante crescita, capace di far fronte alle complessità del momento e guardare al futuro con grande fiducia. Hera, nata come esperienza pioneristica, rappresenta un modello industriale innovativo nell’ambito dei servizi pubblici locali e un’esperienza straordinaria nel panorama nazionale. Lo dimostrano i significativi risultati raggiunti dal Gruppo nei ventun’anni dalla sua fondazione. Ne parliamo con il Presidente e gli chiediamo un bilancio di questi importanti vent’anni e oltre. Sono innanzitutto orgoglioso di aver contribuito a costruire un Gruppo solido, tra i più importanti operatori a livello nazionale nei settori presidiati, nato nel 2002 dall’aggregazione di undici municipalizzate emiliano-romagnole, grazie a una visione lungimirante dei soci pubblici fondatori. Li ringrazio per la fiducia che hanno riposto in me: sin dall’inizio ho accolto la sfida con responsabilità e passione. Siamo passati da un centinaio a oltre trecento Comuni, parliamo di circa cinque milioni di cittadini a cui forniamo servizi idrici, ambientali ed energetici. Negli anni, l’azienda ha affrontato scenari complessi, dalle crisi delle borse internazionali alla pandemia, dalla volatilità del mercato energetico alla recente guerra in Ucraina, ma abbiamo mantenuto la rotta e continuato a crescere in modo sostenibile, creando sviluppo e lavoro. Quale aspetto ha reso Hera un unicum nel panorama delle multiutility? Con lo stesso spirito che ha portato alla sua fondazione, l’azienda si è sviluppata nel tempo anche grazie all’integrazione di oltre cinquanta realtà attive nelle nostre filiere di riferimento. Queste operazioni hanno reso il Gruppo quello che è oggi, uno straordinario insieme di realtà sinergiche tra loro. Rispondiamo alle logiche del mercato e siamo saldamente inseriti nel sistema finanziario, ma, allo stesso tempo, profondamente radicati nei territori. La nascita di Hera è stata veramente un salto culturale epocale e ha rappresentato un modello che si è dimostrato vincente, preso a esempio anche da altre società. Nel 2003 ha gestito la quotazione in borsa di Hera, inclusa poi nel 2019 nel Ftse Mib tra i quaranta maggiori titoli di piazza Affari e, dal 2020, nel prestigioso indice internazionale Dow Jones Sustainability Index. Che ricordi ha della quotazione? Appena arrivato in Hera, nel settembre 2002, una delle prime sfide che mi sono trovato ad affrontare è stata proprio quella di quotare l’azienda. Considerate le mie esperienze pregresse, mi sono messo subito al lavoro: a giugno 2003 siamo entrati in borsa, un tempo veramente brevissimo per un’operazione di questo genere. Era la prima di tale portata nel settore mai tentata in Italia e non sarei riuscito a raggiungere questo risultato in poco più di sei mesi, se non avessi avuto al mio fianco un management di alto livello, con cui ho creato un rapporto di fiducia e stima, ma anche di affetto, come succede in una vera squadra. Se le chiedessimo di parlare di uno degli aspetti per lei più importanti? Certamente, le persone, la nostra principale risorsa. In oltre vent'anni ne abbiamo assunte migliaia, a dimostrazione di quanto la nostra azienda rappresenti un'attrazione per talenti di tutte le età. Per il Gruppo Hera gli investimenti in welfare, sicurezza, crescita professionale e inclusione sono da sempre fondamentali, per garantire la massima efficienza e qualità dei servizi offerti, ma anche e soprattutto il benessere dei dipendenti. Hera è stata la prima multiutility a creare una corporate university e a sviluppare progetti formativi che, nel tempo, l’hanno resa più resiliente, pronta ad affrontare le sfide del mercato e l’evoluzione del mondo del lavoro. Puntiamo a valorizzare i talenti con una formazione che spazia dall’ambito tecnico-operativo, a temi come i valori etici e la cultura d’impresa, la qualità, l’ambiente e ovviamente la digitalizzazione. Se si guarda indietro cosa vede? Vedo gli sforzi fatti per garantire ai cittadini servizi sempre più di qualità. È sempre stata la nostra missione, insieme alla volontà di generare valore per le comunità locali servite. E vedo un’azienda sana, che ha saputo mantenere gli impegni con tutti gli stakeholder, come dimostrano i nostri Piani industriali, che hanno sempre coniugato gli obiettivi di crescita aziendale con uno sviluppo sostenibile. In sintesi, una frase che riassuma questi vent’anni alla guida di Hera? È cambiato il mondo. È stata una faticaccia, ma l’ho fatto con passione e mi è davvero piaciuto. Per ulteriori informazioni Leggi il CV dell’ex-Presidente Esecutivo Tomaso Tommasi di Vignano PRIMO_PIANO_tomaso_tommasi_di_vignano_870.png Dalla fondazione a oggi, l'orgoglio, le sfide e la passione che hanno portato Hera a diventare un'azienda sana e in costante crescita centrata tomaso_tommasi_di_vignano_110.jpg
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14/04/2023

Oltre un miliardo di euro per transizione green, decarbonizzazione e rigenerazione della plastica con un bond e un finanziamento bancario sustainability-linked

Con il secondo “sustainability-linked bond” e l’attivazione di una nuova linea di credito “Sustainability-Linked Revolving Credit Facility”, destineremo più di 1 miliardo di finanziamenti a progetti a favore della transizione green. In particolare, i 600 milioni di euro del nuovo prestito obbligazionario non convertibile si inseriscono nella strategia di sostenibilità volta alla decarbonizzazione e al riciclo delle plastiche, mentre la nuova linea di credito “Sustainability-Linked Revolving Credit Facility”, da 450 milioni di euro, va ad ampliare ulteriormente i prodotti e strumenti finanziari innovativi adottati, contribuendo a mantenerne la solidità finanziaria. Le caratteristiche del secondo “sustainability-linked bond” L’ammontare complessivo del secondo “sustainability-linked bond”, riservato a investitori qualificati, che verrà emesso a valere sul programma di emissioni obbligazionarie a medio termine (Euro Medium Term Notes Programme), è pari a 600 milioni di euro, rimborsabili dopo 10 anni. Anche questo secondo “sustainability-linked bond”, analogamente a quello lanciato nel 2021, ha riscontrato un grande interesse. L’operazione ha visto, infatti, una significativa partecipazione di investitori internazionali (Francia, Germania, Olanda e Gran Bretagna), in buona parte specializzati in prodotti di finanza sostenibile. La forte domanda, con richieste di sottoscrizione per circa 2,7 miliardi di euro pari a 4,5 volte l’offerta, e la qualità degli ordini ricevuti hanno quindi permesso di fissare il prezzo a livelli eccellenti. Sarà pagata una cedola annuale a tasso fisso del 4,250%, mentre il rendimento al momento dell’emissione è pari a 4,310%. A partire dalla data di pagamento interessi del 2032, è previsto un eventuale step-up (aumento del tasso di interesse) nel caso in cui la società non dovesse raggiungere gli obiettivi di (1) riduzione delle emissioni di Green House Gas misurata in tonnellate di CO₂ (aumento del tasso di 0,30%) e (2) aumento della quantità di plastica riciclata in migliaia di tonnellate (aumento del tasso di 0,20%). Il “sustainability-linked bond” si inserisce nella nostra strategia finalizzata alla riduzione delle emissioni di gas serra e all’aumento dei quantitativi di plastica riciclata. In particolare, puntiamo a ridurre le emissioni di gas serra del 37% al 2030 (rispetto al 2019), grazie ad azioni concrete al proprio interno e al coinvolgimento di fornitori e clienti, relativamente alla vendita di energia elettrica e gas: un obiettivo tra i più ambiziosi per un’azienda in Italia, validato dal prestigioso network internazionale Science Based Target initiative (SBTi). Per ulteriori informazioni Leggi il comunicato primo_piano_hera_870.png Forte interesse degli investitori internazionali per il nostro secondo “sustainability-linked bond” del valore di 600 milioni di euro, con durata di 10 anni, che ha ricevuto richieste di sottoscrizione per circa 2,7 miliardi di euro, 4,5 volte superiori all’ammontare offerto centrata 009__DSC8293-LOWRES.jpg
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12/04/2023

Dalla cucina al motore: con noi gli oli alimentari esausti sono diventati 1,7 milioni di litri di biocarburante

I risultati del progetto HOVE Un rifornimento di circa 1,7 milioni di litri di biocarburante, grazie al recupero di oltre 1.540 tonnellate di olio vegetale esausto. Sono questi, in estrema sintesi, i risultati 2022 del progetto HOVE (Hera Oli Vegetali Esausti), focalizzato sul recupero degli oli di scarto di cucina, frutto sia delle raccolte urbane nei territori dove svolgiamo il servizio di igiene urbana, che delle partnership con grandi gruppi della ristorazione, di cui gestisce e valorizza questi preziosi scarti di cucina. Una volta pretrattati secondo i nostri rigidi standard, gli oli vengono convogliati alla bioraffineria Eni di Venezia a Porto Marghera, dove, grazie alla partnership con Eni, vengono trasformati in biocarburante idrogenato. Biocarburante tassello della transizione energetica Oltre alla protezione ambientale (gli oli vegetali esausti se non smaltiti correttamente possono essere molto pericolosi per la natura), l’attività costituisce un tassello rilevante della transizione energetica a cui tutto il Pianeta è chiamato a partecipare. Il biocarburante, infatti, abbatte sensibilmente le emissioni di anidride carbonica rispetto ai processi di produzione del gasolio tradizionale, senza necessità di modifiche al motore o agli impianti di distribuzione e dunque può accompagnare la progressiva elettrificazione del trasporto leggero, oltre a essere un’immediata soluzione per i segmenti non facilmente elettrificabili come, ad esempio, il trasporto pesante, marittimo e aereo. Un progetto che vale l’anidride carbonica assorbita da oltre 58.000 alberi Complessivamente, il biocarburante derivante da questa iniziativa ha consentito di evitare l’emissione nel 2022 di circa 4.900 ton di CO2: dal punto di vista ambientale, l’equivalente dell’anidride carbonica assorbita in un anno da oltre 58.000 alberi. La filiera della ristorazione collettiva: oltre mille punti di ristoro coinvolti La produzione di biocarburante dagli oli di scarto delle grandi cucine, per oltre 353 mila litri, è il frutto di numerose partnership stipulate con alcune importanti catene della ristorazione collettiva, fra cui il Gruppo Cremonini (con i marchi Chef Express e Roadhouse), CIRFOOD, Elior e Camst group. Gli accordi hanno visto il ritiro di circa 320 tonnellate di oli in oltre 1.000 punti di ristoro distribuiti in tutta Italia, una filiera di trattamento fino alla bioraffinazione tracciata e certificata come sostenibile da un ente terzo e la rendicontazione puntuale ai partner dell’esatta quantità di biocarburante prodotta grazie agli oli delle proprie cucine. Per ulteriori informazioni Leggi il comunicato Scopri di più sul Progetto HOVE a_chi_e_rivolto_new.png Il progetto, denominato HOVE, ha visto coinvolti punti di raccolta territoriale degli oli urbani e più di 1.000 punti di ristoro in tutta Italia delle catene Camst group, CIRFOOD, Elior, Chef Express e Roadhouse. centrata HOVE 110x150.jpg
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05/04/2023

Dal PNRR oltre 19 milioni per i servizi ambientali

Ulteriori nostri 41 progetti si sono aggiudicati più di 19 milioni di euro dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) nell’ambito della Missione 2 “Rivoluzione verde e transizione ecologica”. Questi finanziamenti, allocati attraverso gli enti d’ambito locali, saranno destinati al potenziamento e digitalizzazione di centri di raccolta e strutture “intelligenti” in una trentina di comuni in Emilia-Romagna, Veneto e Friuli Venezia-Giulia e rappresenteranno un importante contributo per lo sviluppo dell’economia circolare. Dopo l’aggiudicazione, a inizio anno, di contributi PNRR per oltre 130 milioni di euro - sempre nell’ambito della Missione 2 - per favorire economia circolare, transizione energetica, decarbonizzazione e tutela idrica del territorio, a cui si sono aggiunti recentemente ulteriori 19,5 milioni per la Hydrogen Valley di Modena, i nuovi fondi consentiranno di ottimizzare i servizi di raccolta e igiene urbana rendendoli sempre più innovativi ed efficienti. I nuovi 41 progetti che hanno ottenuto più di 19 milioni di euro dal PNRR In particolare, ammontano a 14,6 milioni i finanziamenti del PNRR aggiudicati ad Atersir per sviluppare 35 iniziative di Hera in Emilia-Romagna che riguardano: l’apertura di 8 nuovi centri di raccolta nelle aree di Bologna, Modena, Ravenna e Cesena; l’adeguamento di 17 centri esistenti; la creazione di 2 nuove isole interrate nei comuni di Cervia e Faenza e 2 isole fuori terra nel comune di Ravenna; la progettazione, lo sviluppo e l’installazione di 50 isole ecologiche informatizzate “eco smarty” in 18 comuni delle aree di Ravenna e Cesena; l’installazione di oltre un migliaio di contenitori “smarty” e 1.000 "fototrappole" con sistemi informativi innovativi e software dedicato per i comuni di Ravenna e Cesena. Inoltre, circa 4,6 milioni di euro di fondi PNRR sono stati aggiudicati in Friuli Venezia-Giulia e in Veneto per 6 progetti di AcegasApsAmga, la controllata operante nel Nordest. Per ulteriori informazioni Leggi il comunicato Visita la sezione dedicata ai progetti finanziati dal PNRR sede_hera_870_new_pp.png I nuovi finanziamenti saranno destinati al potenziamento e digitalizzazione di centri di raccolta e strutture “intelligenti” in una trentina di comuni in Emilia-Romagna, Veneto e Friuli-Venezia Giulia centrata sede-hera-110_pp.jpg
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03/04/2023

IdrogeMO: progetto Hera e Snam per la Hydrogen Valley di Modena ottiene 19,5 milioni di euro dalla Regione Emilia-Romagna

Il progetto congiunto Hera e Snam per la realizzazione di un polo per la produzione di idrogeno verde nel comune di Modena ha ottenuto 19,5 milioni di euro di finanziamento da parte della Giunta regionale dell’Emilia-Romagna, stanziato nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). La realizzazione di questo polo – come prescritto dal bando – avverrà in un’area industriale dismessa, la discarica esaurita di via Caruso a Modena, senza alcun consumo di suolo utile. Nello specifico, l’area ospiterà un parco fotovoltaico di 6 MW di potenza collegato a un elettrolizzatore – un dispositivo progettato per estrarre idrogeno dall’acqua attraverso il processo dell’elettrolisi – che, grazie all’utilizzo dell’energia elettrica fornita dal campo fotovoltaico, arriverà a produrre fino a 400 tonnellate di idrogeno l’anno. Per poter alimentare anche nelle ore notturne l’elettrolizzatore, il polo sarà completato da una batteria per lo stoccaggio dell’energia elettrica. Complessivamente, l’investimento previsto per queste attività ammonta a 20,8 milioni di euro. Nella realizzazione del polo produttivo, le due società avranno un ruolo distinto ma interconnesso: Hera S.p.A. sarà il soggetto capofila, Herambiente si occuperà della realizzazione dell’impianto fotovoltaico, e Snam si occuperà della realizzazione dell’impianto di produzione dell’idrogeno. Attraverso la realizzazione del progetto IdrogeMO, il Gruppo Hera e Snam forniranno un contributo concreto alla neutralità carbonica della Regione Emilia-Romagna. Infatti, si prevede che una parte dell’idrogeno prodotto potrà rifornire le aziende del trasporto pubblico locale in possesso di mezzi alimentati con molecole verdi così come parte della produzione potrà essere destinata al comparto industriale locale per la decarbonizzazione dei propri processi. Per ulteriori informazioni Leggi il comunicato Visita la sezione dedicata ai progetti finanziati dal PNRR 004_HERA_Accademy2022__LOWRESDSC07303.jpg z5X6cWmbAmc sede_hera_870_pp.jpg Assegnato un finanziamento di 19,5 milioni di euro per la realizzazione di un polo che produrrà, ogni anno, fino a 400 tonnellate di idrogeno a partire da acqua ed energia rinnovabile. L’investimento congiunto di Hera, in qualità di capofila, e Snam nel progetto ammonta a 20,8 milioni di euro centrata sede_hera_110.jpg
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21/03/2023

Il Gruppo Hera approva i risultati al 31/12/2022

Il Consiglio di Amministrazione del Gruppo Hera, presieduto da Tomaso Tommasi di Vignano, ha approvato oggi all’unanimità i risultati economici consolidati al 31 dicembre 2022 e la Relazione sulla politica di remunerazione e sui compensi corrisposti, insieme al bilancio di sostenibilità. Crescita aziendale ininterrotta e creazione di valore per gli stakeholder Grazie al consolidato modello multibusiness, bilanciato tra attività regolamentate e a libero mercato, e a una buona gestione operativa, finanziaria e fiscale, il Gruppo Hera ha chiuso l’esercizio 2022 con risultati economici e investimenti in crescita rispetto all’anno precedente, affrontando positivamente uno scenario esterno particolarmente complicato, caratterizzato dal perdurare della volatilità del mercato energetico e da una situazione geopolitica internazionale molto instabile. Le politiche gestionali messe in atto dal Gruppo, unitamente al solido e resiliente modello industriale, si sono dimostrati ancora una volta efficaci nel rispondere a tali complessità esogene, consentendo di garantire la continuità e qualità dei servizi e la creazione di valore per tutti gli stakeholder, perseguendo allo stesso tempo uno sviluppo sostenibile. Oltre alla flessibilità nei confronti dei fornitori, che hanno potuto rivedere le condizioni di fornitura sulla base dell’andamento dell’inflazione, sono state numerose le iniziative a sostegno dei clienti, con particolare attenzione alle utenze più deboli: dal potenziamento delle rateizzazioni all’estensione dei protocolli con i Comuni e dei bonus sociali per il teleriscaldamento, fino al supporto di strumenti digitali e di operatori qualificati sull’analisi e sull’efficientamento dei consumi. Il Gruppo ha, pertanto, saputo trasformare le sfide in opportunità ed ha confermato un importante volume di investimenti per la transizione energetica, l’economia circolare e l’innovazione, con progettualità concrete e coerenti con le principali policy nazionali e internazionali. In particolare, per il 2022 si segnala un incremento di oltre il 20% degli investimenti rispetto al 2021, a riprova dell’attenzione continua del Gruppo alla valorizzazione ed al rafforzamento della resilienza degli asset gestiti, e con l’obiettivo finale di continuare a generare valore per gli stakeholder. “L’esercizio 2022 si è chiuso positivamente – ha sottolineato il Presidente Esecutivo, Tomaso Tommasi di Vignano – con risultati superiori alle attese e in piena coerenza con i trimestri precedenti. Dopo il 2021, questa è una delle migliori crescite registrate in oltre venti anni dal Gruppo Hera, maggiormente apprezzabile alla luce del contesto esterno in cui è stata realizzata. Forti del nostro consolidato modello di business e grazie alle politiche improntate all’avversione al rischio, abbiamo riconfermato ancora una volta il nostro impegno per la creazione di valore per l’azienda e per tutti i nostri stakeholder. Anche la proposta di aumentare il dividendo a 12,5 centesimi per azione, in linea con quanto annunciato in sede di presentazione del Piano industriale al 2026, va in questa direzione. Se da un lato abbiamo continuato ad investire per fronteggiare la crisi energetica e per mantenere tutti i nostri asset resilienti e performanti, al fine di garantire l’esecuzione dei nostri piani strategici e la qualità di tutti i servizi gestiti, dall’altro abbiamo proseguito anche lo sviluppo aziendale per linee esterne, con operazioni di M&A nei settori energy e ambiente, con l’obiettivo di consolidare la nostra posizione nei mercati di riferimento e migliorare ulteriormente competitività ed efficienza delle soluzioni proposte ai nostri clienti.” “I positivi risultati conseguiti nel 2022 – ha aggiunto l’Amministratore Delegato, Orazio Iacono – ci consentono di affrontare con fiducia il futuro, continuando a investire per crescere e aumentare la resilienza e la digitalizzazione delle nostre infrastrutture. L’efficiente gestione finanziaria, unita alla generazione dei flussi di cassa, ha permesso di chiudere l’esercizio 2022 con un rapporto indebitamento netto/MOL pari al 3,28x che, se escludiamo gli investimenti per lo stoccaggio gas ormai in fase di rientro, scende al di sotto del 3x, in linea con la storica politica prudenziale della multiutility. Il MOL a valore condiviso è salito a 670 milioni, il 51,8% del totale, con una crescita superiore a quella del MOL complessivo, che dimostra come progressivamente stiamo rendendo sempre più sostenibili le nostre attività. Il 2022 è stato anche un anno record per gli investimenti, oltre 700 milioni di euro, di cui il 62% messi in campo per perseguire la neutralità carbonica, favorire l’economia circolare, abilitare la resilienza e innovare. Vanno in questa direzione anche alcune iniziative innovative nell’ambito delle rinnovabili: ad esempio, nel 2022 abbiamo ampliato la capacità produttiva di biometano di circa il 50%, con la realizzazione di un secondo impianto, e siamo stati i primi in Italia a immettere un blending idrogeno-gas naturale nella rete domestica cittadina. Grazie anche a quest’ultima operazione le nostre reti di distribuzione gas diventano così allineate alla Tassonomia europea.” Per ulteriori informazioni Vai al comunicato sui risultati Y2022 Bilancio d’esercizio interattivo 2022 Vai all’area Investor Relations Bilancio di sostenibilità 2022 in HTML Vai agli highlight del Bilancio di sostenibilità 2022 primo_piano_BE2022.png L’esercizio si chiude positivamente con i principali indicatori economico-finanziari in crescita. In rialzo la proposta di dividendo, pari a 12,5 centesimi per azione centrata 110x150_BE2022_primo-piano.jpg

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26/06/2024

Servizi ambientali sempre più sostenibili: a Bologna arriva il primo mezzo pesante totalmente elettrico per la raccolta dei rifiuti

Il veicolo è appena entrato in funzione nel centro storico della città: è il primo nel suo genere in Italia

19/06/2024

Al primo posto nell’ESG Identity Corporate Index 2024

Per il quarto anno consecutivo siamo sul podio della classifica generale dell’indice che premia le aziende italiane che si distinguono per l’integrazione dei fattori ESG nella propria governance

14/06/2024

Nuovo record per Il Rifiutologo: la guida digitale ai servizi ambientali ha raggiunto 1 milione e 217mila download

Nel 2023 le sessioni sono state oltre 6 milioni e 700mila e gli utenti attivi che hanno utilizzato l’app nel 2023 più di 500mila. Modena e Bologna sono in testa nell’uso del servizio, ora spiegato anche attraverso un tutorial su Youtube

28/05/2024

Cerchiamo oltre 50 nuove figure professionali per supportare i clienti nella transizione energetica

Crescere professionalmente in una realtà aziendale in pieno sviluppo; è questa, in sintesi, l’opportunità che proponiamo avviando una capillare attività di ricerca e selezione di talenti, a livello nazionale. 

22/05/2024

Chiusura anticipata di alcuni Sportelli Clienti nella giornata del 22 maggio

20/05/2024

Gruppo Hera: stupore per le affermazioni dei sindacati a fronte dell’indisponibilità agli incontri proposti dall’azienda

La multiutility risponde alle dichiarazioni di Fp e Filctem Cgil​​​​​​​

17/05/2024

Al via la #GMMCHALLENGE, la sfida green che regala alberi al pianeta

È rivolta a bambini, famiglie, scuole e gruppi di amici. Dal 20 maggio al 30 giugno, 600 buone azioni quotidiane per l’ambiente faranno “vincere” un bosco di 300 alberi

14/05/2024

Il CdA del Gruppo Hera approva i risultati del primo trimestre 2024

La relazione trimestrale consolidata al 31 marzo evidenzia un miglioramento dei principali indicatori economico-finanziari ​​​​​​​

10/05/2024

Fibra di carbonio riciclata nel cuore della Motor Valley: il Gruppo Hera e Visa Cash App RB Formula One Team spingono sull’acceleratore della transizione ecologica

Avviato un progetto all’avanguardia per utilizzare fibra di carbonio riciclata per la produzione della vettura di F1 di VCARB

07/05/2024

Nel 2023 oltre 2,3 miliardi di euro per i territori

Nel bilancio di sostenibilità 2023 rinnoviamo l’impegno per una transizione giusta, puntando l’attenzione sulla neutralità di carbonio, la rigenerazione delle risorse, la resilienza e l’innovazione. ​​​​​​​

04/05/2024

Avviso per lunedì 6 maggio

Comunicazione chiusura Sportello Clienti e Stazioni ecologiche

Aggregatore Risorse

24/07/2020
Rimini: completate le vasche sotterranee a Piazzale Kennedy, da oggi interamente riaperto al pubblico

Dopo mesi di incessante lavoro, è stato ultimato un altro tassello del Piano di Salvaguardia della Balneazione, l’imponente opera idrica che eliminerà gli scarichi a mare. Sotto ai nuovi belvedere, due vasche grandi quanto 20 piscine olimpioniche vigilano sul sistema fognario

Il 6 giugno 2011, un violento temporale su Rimini causò gravi danni agli scarichi fognari della città. Per una comunità votata da decenni al turismo estivo, risolvere questo problema ed evitare ricadute ambientali come l’inquinamento delle acque, era un’assoluta priorità. Il mare, infatti, non è solo un prezioso strumento per il traino dell’economia, ma anche e soprattutto parte dell’identità romagnola. Oggi, cittadini e turisti non devono più temere gli acquazzoni improvvisi, perché in pieno centro, sotto a una terrazza vista mare, c’è una grande opera ingegneristica che veglia sul sistema fognario riminese. Fa parte del Piano di Salvaguardia della Balneazione (PSBO), una specie di “gigante buono” che rappresenta la più grande opera di risanamento idrico in corso in Italia e una delle più importanti in Europa, segnalata anche dall’ONU per il suo ruolo a difesa dell’ambiente marino. 


Dopo quel nubifragio, noi del Gruppo Hera abbiamo raccolto l’appello alla tutela ambientale e, attraverso un imponente lavoro fatto insieme a Comune di RiminiRomagna Acque e Amir, siamo riusciti a dimostrare che tenere pulito il mare, garantendo la sua balneabilità, era sì un’impresa complessa, ma non impossibile. Il PSBO è una grande maratona suddivisa in 14 “tappe”, tra le quali c’è anche l’eliminazione di 11 scarichi a mare. Frutto di un investimento di 154 milioni di euro, con 130 persone al lavoro ogni giorno e 45 km di nuove condotte fognarie, è partito nel 2013 con interventi che, negli anni successivi, hanno portato, per esempio, al rimodellamento della fognatura di Rimini Isola (2014), al raddoppio del Depuratore di Santa Giustina (2015) e alla separazione delle reti fognarie di Rimini Nord, che ha permesso la chiusura di 4 dei 6 scarichi presenti in quella porzione di città.

La fase più importante dell’intera opera è iniziata nel 2016 in Piazzale Kennedy, cuore pulsante non solo della socialità rivierasca ma anche dell’intero PSBO, con la realizzazione di due vasche grandi quanto 20 piscine olimpioniche, posizionate fino a 40 metri di profondità, che ha comportato scavi per 70 mila metri cubi. Una vasca, dalla capacità di 14 mila metri cubi, raccoglie le acque di prima pioggia, mentre l’altra, da 25 mila metri cubi, trattiene e “immagazzina” temporaneamente le acque bianche, che possono essere inviate all'impianto di depurazione oppure indirizzate al mare in caso di piogge di forte intensità. In presenza di fenomeni meteorologici di media portata, le vasche si riempiono in 70 minuti, che possono diventare 30 in caso di acquazzoni particolarmente forti. Grazie a un meccanismo di ventilazione forzata (con abbattimento per mezzo di filtri a carboni attivi), è stato risolto il problema del cattivo odore. A tutela delle nostre spiagge, infine, sono stati recuperati, in un’ottica di economia circolare, oltre 21 mila metri cubi di sabbia di ottima qualità, già utilizzati per il ripascimento dei litorali riminesi.


Ora che, dopo mesi di lavoro, questo fondamentale tassello del PSBO è completo, a “coprire” la complessa struttura sotterranea ci sono i due nuovi belvedere di Piazzale Kennedy, il cui aspetto architettonico è stato progettato dallo Studio Mijic di Rimini, il primo già aperto al pubblico a luglio 2019 e l’altro restituito oggi ai cittadini.

Il progetto di Piazzale Kennedy è il risultato di un grande lavoro coordinato da HERAtech e fatto non solo insieme a Comune, Romagna Acque, Amir e alle 38 imprese impiegate, ma anche a tutti gli operatori turistici della zona e ai cittadini, che hanno sopportato mesi di disagi in una zona cosi centrale di quella città che, da oltre 60 anni, è la cartolina vacanziera di milioni di turisti, sia italiani che esteri. A oggi, sono oltre 5 mila i metri quadrati di costa “liberata” dal divieto di balneazione, per un cantiere terminato ormai al 90%. Entro il 2024, saranno eliminati tutti gli 11 scarichi a mare.

Le fasi più importanti del Piano di Salvaguardia della Balneazione di Rimini

  • 2013: Inizio dei lavori del PSBO
  • 2014: Risanamento fognario di Rimini Isola
  • 2015: Raddoppio del Depuratore di Santa Giustina
  • 2016: Avvio del cantiere in Piazzale Kennedy

    Altri interventi eseguiti in questi anni: 
    1. 
    Collaudo della Dorsale Nord
    2. Realizzazione della vasca ospedale
    3. Riconversione del Depuratore di Rimini Marecchiese
    4. Realizzazione del primo e secondo stralcio della Dorsale Sud
    5. Tombamento del Canale Ausa
    6. Separazione delle reti fognarie a Rimini Nord
     
  • Luglio 2019: Completamento del primo belvedere in Piazzale Kennedy
  • Luglio 2020: Completamento del secondo belvedere e riapertura totale di Piazzale Kennedy

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