Il Saluto del Presidente Tomaso Tommasi di Vignano dopo 21 anni alla guida del Gruppo
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Dalla fondazione a oggi, l'orgoglio, le sfide e la passione che hanno portato Hera a diventare un'azienda sana e in costante crescita
Il 27 aprile 2023 Tomaso Tommasi di Vignano, Presidente Esecutivo e fondatore di Hera, conclude il suo mandato, alla guida del Gruppo giunto alla scadenza naturale. Il Presidente lascia un’azienda in costante crescita, capace di far fronte alle complessità del momento e guardare al futuro con grande fiducia. Hera, nata come esperienza pioneristica, rappresenta un modello industriale innovativo nell’ambito dei servizi pubblici locali e un’esperienza straordinaria nel panorama nazionale. Lo dimostrano i significativi risultati raggiunti dal Gruppo nei ventun’anni dalla sua fondazione.
Ne parliamo con il Presidente e gli chiediamo un bilancio di questi importanti vent’anni e oltre.
Sono innanzitutto orgoglioso di aver contribuito a costruire un Gruppo solido, tra i più importanti operatori a livello nazionale nei settori presidiati, nato nel 2002 dall’aggregazione di undici municipalizzate emiliano-romagnole, grazie a una visione lungimirante dei soci pubblici fondatori. Li ringrazio per la fiducia che hanno riposto in me: sin dall’inizio ho accolto la sfida con responsabilità e passione.
Siamo passati da un centinaio a oltre trecento Comuni, parliamo di circa cinque milioni di cittadini a cui forniamo servizi idrici, ambientali ed energetici. Negli anni, l’azienda ha affrontato scenari complessi, dalle crisi delle borse internazionali alla pandemia, dalla volatilità del mercato energetico alla recente guerra in Ucraina, ma abbiamo mantenuto la rotta e continuato a crescere in modo sostenibile, creando sviluppo e lavoro.
Quale aspetto ha reso Hera un unicum nel panorama delle multiutility?
Con lo stesso spirito che ha portato alla sua fondazione, l’azienda si è sviluppata nel tempo anche grazie all’integrazione di oltre cinquanta realtà attive nelle nostre filiere di riferimento. Queste operazioni hanno reso il Gruppo quello che è oggi, uno straordinario insieme di realtà sinergiche tra loro. Rispondiamo alle logiche del mercato e siamo saldamente inseriti nel sistema finanziario, ma, allo stesso tempo, profondamente radicati nei territori. La nascita di Hera è stata veramente un salto culturale epocale e ha rappresentato un modello che si è dimostrato vincente, preso a esempio anche da altre società.
Nel 2003 ha gestito la quotazione in borsa di Hera, inclusa poi nel 2019 nel Ftse Mib tra i quaranta maggiori titoli di piazza Affari e, dal 2020, nel prestigioso indice internazionale Dow Jones Sustainability Index. Che ricordi ha della quotazione?
Appena arrivato in Hera, nel settembre 2002, una delle prime sfide che mi sono trovato ad affrontare è stata proprio quella di quotare l’azienda. Considerate le mie esperienze pregresse, mi sono messo subito al lavoro: a giugno 2003 siamo entrati in borsa, un tempo veramente brevissimo per un’operazione di questo genere. Era la prima di tale portata nel settore mai tentata in Italia e non sarei riuscito a raggiungere questo risultato in poco più di sei mesi, se non avessi avuto al mio fianco un management di alto livello, con cui ho creato un rapporto di fiducia e stima, ma anche di affetto, come succede in una vera squadra.
Se le chiedessimo di parlare di uno degli aspetti per lei più importanti?
Certamente, le persone, la nostra principale risorsa. In oltre vent'anni ne abbiamo assunte migliaia, a dimostrazione di quanto la nostra azienda rappresenti un'attrazione per talenti di tutte le età. Per il Gruppo Hera gli investimenti in welfare, sicurezza, crescita professionale e inclusione sono da sempre fondamentali, per garantire la massima efficienza e qualità dei servizi offerti, ma anche e soprattutto il benessere dei dipendenti. Hera è stata la prima multiutility a creare una corporate university e a sviluppare progetti formativi che, nel tempo, l’hanno resa più resiliente, pronta ad affrontare le sfide del mercato e l’evoluzione del mondo del lavoro. Puntiamo a valorizzare i talenti con una formazione che spazia dall’ambito tecnico-operativo, a temi come i valori etici e la cultura d’impresa, la qualità, l’ambiente e ovviamente la digitalizzazione.
Se si guarda indietro cosa vede?
Vedo gli sforzi fatti per garantire ai cittadini servizi sempre più di qualità. È sempre stata la nostra missione, insieme alla volontà di generare valore per le comunità locali servite. E vedo un’azienda sana, che ha saputo mantenere gli impegni con tutti gli stakeholder, come dimostrano i nostri Piani industriali, che hanno sempre coniugato gli obiettivi di crescita aziendale con uno sviluppo sostenibile.
In sintesi, una frase che riassuma questi vent’anni alla guida di Hera?
È cambiato il mondo. È stata una faticaccia, ma l’ho fatto con passione e mi è davvero piaciuto.
Per ulteriori informazioni
Leggi il CV dell’ex-Presidente Esecutivo Tomaso Tommasi di Vignano