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23/11/2018

Eni e Hera insieme per l'economia circolare: dagli oli vegetali esausti il biocarburante per i mezzi della raccolta rifiuti

Eni-GH_110 Eni e Hera, società da tempo impegnate nella promozione di un modello di economia circolare attraverso il continuo sviluppo tecnologico e organizzativo dei rispettivi business, hanno siglato oggi una partnership finalizzata a trasformare l'olio vegetale esausto in biocarburante per alimentare i mezzi aziendali della raccolta rifiuti di Hera. L'accordo prevede che gli oli vegetali esausti di uso domestico, come quelli di frittura, recuperati da Hera attraverso circa 400 contenitori stradali e in circa 120 centri di raccolta, saranno inviati alla bioraffineria Eni di Venezia, a Porto Marghera, primo esempio al mondo di conversione di una raffineria di petrolio in bioraffineria, che lo trasformerà in green diesel, prodotto completamente rinnovabile che costituisce il 15% dell'Enidiesel+. Il biocarburante alimenterà i mezzi aziendali Hera per la raccolta dei rifiuti urbani. Nella fase sperimentale Enidiesel+ sarà utilizzato da una trentina di mezzi di grandi dimensioni, in modo da ottimizzare il beneficio ambientale, nell'area di Modena. L'accordo siglato oggi amplia il circolo virtuoso già avviato da Eni con le società multiutility di Torino, Venezia e Roma e i cui test effettuati hanno già dimostrato importanti benefici a livello di qualità dell'aria, economico e industriale. Rispetto al gasolio tradizionale, infatti, Enidiesel+ presenta una componente rinnovabile che riduce le emissioni inquinanti fino al 40%, consente un risparmio dei consumi di circa il 4% e una riduzione dei costi manutentivi del motore. Gli stessi parametri tecnici di miglioramento derivanti dall'impiego del biocarburante saranno oggetto di monitoraggio congiunto da parte delle due aziende, in collaborazione con l'Istituto Motori del CNR. A ulteriore supporto dell'iniziativa, Hera ha scelto di potenziare la raccolta stradale degli oli vegetali con l'introduzione di 300 nuovi contenitori dedicati nei territori serviti. Solo nel 2017 sono state 800 le tonnellate di oli vegetali esausti raccolte, recuperate e poi sottoposte a lavorazione per essere valorizzate come lubrificanti o mediante recupero energetico. Un servizio sempre più capillare che, incentivando il corretto recupero, mira anche a scongiurare comportamenti, come lo sversamento degli oli nel lavandino, dannosi per le tubazioni domestiche e gli impianti di depurazione delle acque. Eni-GH_870 cs_Eni_Hera_23_novembre_2018.1563282825.pdf 2019-07-16 Eni_GH_870.1563282824.png La partnership consentirà di trasformare nella bioraffineria Eni di Venezia gli oli raccolti da Hera (800 tonnellate nel 2017) in green diesel Eni. Rilevanti i benefici ambientali con una riduzione fino al 40% delle emissioni inquinanti Approfondisci Eni-GH_110
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12/11/2018

Il Gruppo Hera medaglia d'argento nella comunicazione on-line

Webranking 2018: il Gruppo Hera conquista la seconda posizione Gruppo Hera riesce a essere molto concreto nella presentazione della propria strategia di sostenibilità e come essa contribuisce allo sviluppo di un business sostenibile: grande evidenza viene infatti data a impegni, obiettivi, dati, progetti ed evidenze. Download del Whitepaper Webranking 2018-2019 Italy listed La ricerca Webranking 2018 in sintesi 2018-11-12 Per approfondimenti: infografica_webranking_2018_2019.1542031672.png Nel report Webranking 2018 sulla comunicazione digitale italiana condotto da Lundquist in collaborazione con Comprend, il Gruppo Hera conquista la seconda posizione distinguendosi per la presentazione della propria strategia, delle sue aree di business e gli obiettivi di sostenibilità. /documents/688182/5050435/Webranking_IT2018_19.1542025144.pdf/2f8310eb-2637-2383-9718-e2d3c821b100?t=1595240734119 Scarica il Whitepaper Webranking by Comprend 2018-19 Webranking 2018: il Gruppo Hera conquista la seconda posizione
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08/11/2018

Il CdA Hera approva i risultati del terzo trimestre 2018

Il CdA Hera approva i risultati del terzo trimestre 2018 Highlight finanziari Ricavi a 4.348,4 milioni di euro (+8,0%) Margine operativo lordo (MOL) a 748,6 milioni (+3,3%) Utile netto per gli Azionisti a 208,7 milioni (+14,1%) Posizione finanziaria netta a 2.642,0 milioni Highlight operativi Buon contributo alla crescita da parte di tutti i business e in particolare del settore gas Gestione caratterizzata anche dai buoni risultati della crescita organica Solida base clienti nei settori energetici (circa 2,5 milioni), in aumento di circa 100.000 unità rispetto ai primi nove mesi del 2017 Raccolta differenziata in crescita al 61,4% medio su tutto il territorio Il Consiglio di Amministrazione del Gruppo Hera ha approvato oggi all'unanimità i risultati economici consolidati al 30 settembre 2018, che confermano l'andamento positivo dei risultati operativi registrato nei trimestri precedenti e un ulteriore miglioramento della gestione finanziaria e fiscale. Il raggiungimento di questi risultati premia ancora una volta l'operatività equilibrata e agile del Gruppo, il cui modello di business combina da sempre le leve strategiche della crescita organica e dello sviluppo per linee esterne. Oltre a una importante crescita interna derivante anche da maggiori efficienze, i conti dei primi nove mesi del 2018 hanno beneficiato dello sviluppo delle quote di mercato e dell'incremento dei volumi di vendita nel settore energy. Ricavi in aumento a 4.348,4 milioni di euro Nei primi nove mesi del 2018, i ricavi sono stati pari a 4.348,4 milioni di euro, in crescita dell'8% rispetto ai 4.027,8 milioni del 30 settembre 2017 con il contributo di tutte le aree d'affari. In particolare l'andamento delle attività di trading e di vendita di gas ed energia elettrica hanno beneficiato dell'aumento dei volumi. Margine operativo lordo (MOL) in crescita a 748,6 milioni di euro Il margine operativo lordo consolidato al 30 settembre 2018 cresce da 724,7 a 748,6 milioni di euro (+3,3%). Un risultato da ascrivere alle buone performance di tutte le principali attività del Gruppo, ma in particolare al settore gas che ha contribuito per effetto delle marginalità in crescita derivanti dalle attività di vendita e trading. Risultati positivi sono stati raggiunti anche nel ciclo idrico integrato e nell'area ambiente. Reddito operativo e utile ante imposte in crescita anche grazie alla gestione finanziaria Il risultato operativo cresce a 376,5 milioni di euro rispetto ai 357,9 del 30 settembre 2017 (+5,2%), mentre l'utile prima delle imposte sale a 311,0 milioni rispetto ai 283,5 dell'analogo periodo 2017 (+9,7%), grazie alla gestione finanziaria che nei primi nove mesi del 2018 migliora di 8,9 milioni di euro, rispetto al 30 settembre 2017, e si attesta a 65,5 milioni di euro. Una performance resa possibile anche in virtù dell'efficienza sui tassi e dei maggiori proventi finanziari sulle attività commerciali. Utile netto per gli Azionisti in aumento a 208,7 milioni di euro (+14,1%) L'utile di pertinenza degli Azionisti del Gruppo sale a 208,7 milioni di euro rispetto ai 182,9 milioni al 30 settembre 2017 (+14,1%), anche grazie a un tax rate del 30,1% in miglioramento rispetto al 32% dell'analogo periodo dell'esercizio precedente. I consistenti investimenti effettuati dal Gruppo in chiave Utility 4.0 hanno permesso di cogliere opportunità di ottimizzazione fiscale, grazie alle agevolazioni su iper e maxi ammortamenti. Circa 300 milioni di euro di investimenti e posizione finanziaria sostanzialmente stabile Gli investimenti operativi del Gruppo al 30 settembre 2018, al lordo dei contributi in conto capitale, ammontano a 296,6 milioni di euro, in crescita del 7% rispetto all'analogo periodo del 2017 e in linea con quanto previsto dal Piano industriale. Gli investimenti operativi sono riferiti principalmente a interventi su impianti, reti e infrastrutture, oltre agli adeguamenti normativi che riguardano soprattutto la distribuzione gas per la sostituzione massiva dei contatori e l'ambito depurativo e fognario. La posizione finanziaria netta al 30 settembre 2018 si attesta a 2.642,0 milioni di euro, sostanzialmente stabile rispetto ai 2.610,0 milioni dei primi nove mesi del 2017, considerando la distribuzione dei dividendi. Area gas Il MOL dell'area gas, che comprende i servizi di distribuzione e vendita gas metano, teleriscaldamento e gestione calore, è pari a 222,2 milioni di euro al 30 settembre 2018, in aumento del 10,3% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, grazie allo sviluppo commerciale, ai maggiori volumi intermediati e ai maggiori risultati del servizio di distribuzione. Il numero di clienti gas nei primi nove mesi del 2018 è pari a 1,413 milioni, in aumento dell'1,6% rispetto all'analogo periodo del 2017. Tale crescita è stata determinata dall'espansione delle quote di mercato e dall'ingresso nel perimetro di consolidamento di Blu Ranton e Verducci Servizi. Il contributo dell'area gas al MOL di Gruppo è pari al 29,7%. Area ciclo idrico L'area ciclo idrico integrato, che comprende i servizi di acquedotto, depurazione e fognatura, presenta una crescita del MOL del 4,4%, passando dai 178,3 milioni di euro di settembre 2017 ai 186,2 al 30 settembre 2018, grazie ai maggiori ricavi da somministrazione, ai maggiori costi riconosciuti e alle efficienze raggiunte. Il contributo dell'area ciclo idrico integrato al MOL di Gruppo è pari al 24,9%. Area ambiente Anche i risultati dell'area ambiente, che include i servizi di raccolta, trattamento, recupero e smaltimento dei rifiuti, presentano valori in crescita con il MOL che passa dai 181,4 milioni di euro al 30 settembre 2017 ai 188,2 milioni dell'analogo periodo 2018 (+3,7%). Un andamento determinato principalmente dalle dinamiche dei prezzi dei trattamenti dei rifiuti, oltre all'aumento dei risultati delle attività di Aliplast. In ulteriore crescita anche la raccolta differenziata che passa dal 56,6% dell'analogo periodo 2017 al 61,4% del 30 settembre 2018, grazie ai numerosi servizi messi in campo. Nel mese di settembre, inoltre, è stato avviato l'impianto per la produzione di biometano a Sant'Agata Bolognese rispettando a pieno i tempi previsti nel Piano industriale. Il contributo dell'area ambiente al MOL di Gruppo è pari al 25,1%. Area energia elettrica Il MOL dell'area energia elettrica, che comprende i servizi di produzione, distribuzione e vendita di energia elettrica, passa dai 147,4 milioni dei primi nove mesi del 2017 ai 133,2 milioni al 30 settembre 2018. Il risultato delle attività di vendita e trading ha beneficiato dei maggiori volumi intermediati (+15,5%) e dell'allargamento della base clienti (+7,8% a 1,039 milioni di unità), grazie allo sviluppo delle quote di mercato e all'ampliamento del perimetro. Tale risultato ha parzialmente compensato l'effetto del fermo di alcuni impianti di generazione che sono rientrati pienamente in funzione nel terzo trimestre. Il contributo dell'area energia elettrica al MOL di Gruppo è pari al 17,8%. Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Luca Moroni, dichiara, ai sensi dell'articolo 154-bis, 2°comma del Testo Unico della Finanza, che l'informativa contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili. Il resoconto trimestrale di gestione e la relativa documentazione sono a disposizione del pubblico presso la Sede Sociale e sul sito internet new.gruppohera.it. Si allegano i prospetti contabili, estratti dal Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2018, non soggetti a revisione contabile. CONTO ECONOMICO (MLN €) SET-18 INC% SET-17 INC.% VAR. ASS. VAR. % Ricavi 4.348,4 4.027,8 +320,6 +8,0% Altri ricavi operativi 321,1 7,4% 327,3 8,1% -6,2 -1,9% Materie prime e materiali (1.966,6) -45,2% (1.776,4) -44,1% +190,2 +10,7% Costi per servizi (1.529,2) -35,2% (1.428,6) -35,5% +100,6 +7,0% Altre spese operative (42,9) -1,0% (45,3) -1,1% -2,4 -5,3% Costi del personale (410,1) -9,4% (409,1) -10,2% +1,0 +0,2% Costi capitalizzati 28,0 0,6% 29,1 0,7% -1,1 -3,8% Margine operativo lordo 748,6 17,2% 724,7 18,0% +23,9 +3,3% Amm.ti e Acc.ti (372,2) -8,6% (366,8) -9,1% +5,4 +1,5% Margine operativo netto 376,5 8,7% 357,9 8,9% +18,6 +5,2% Gestione Finanziaria (65,5) -1,5% (74,4) -1,8% -8,9 -12,0% Risultato prima delle imposte 311,0 7,2% 283,5 7,0% +27,5 +9,7% Imposte (95,1) -2,2% (90,7) -2,3% +4,4 +4,9% Risultato netto 215,9 5,0% 192,8 4,8% +23,1 +12,0% Risultato da special item 4,8 0,1% - 0,0% +4,8 +100,0% Utile netto dell'esercizio 220,7 5,1% 192,8 4,8% +27,9 +14,5% Attribuibile a: Azionisti della Controllante 208,7 4,8% 182,9 4,5% +25,8 +14,1% Azionisti di minoranza 11,9 0,3% 9,9 0,2% +2,1 +20,9% STATO PATRIMONIALE (MLN €) 30/09/2018 INC.% 31/12/2017 INC.% VAR. ASS. VAR.% Attività immobilizzate nette 5.837,0 107,2% 5.780,6 110,5% +56,4 +1,0% Capitale circolante netto 186,4 3,4% 23,2 0,4% +163,2 +703,4% (Fondi diversi) (578,5) (10,6%) (574,8) (10,9%) (3,7) +0,6% Capitale investito netto 5.444,9 100,0% 5.229,0 100,0% +215,9 +4,1% Patrimonio netto complessivo 2.802,9 51,5% 2.706,0 51,7% +96,9 +3,6% Indebitamento netto a lungo 2.841,9 52,2% 2.735,4 52,4% +106,5 +3,9% Posizione netta a breve (199,9) (3,7%) (212,4) (4,1%) +12,5 (5,9%) Indebitamento finanziario netto 2.642,0 48,5% 2.523,0 48,3% +119,0 +4,7% Fonti di finanziamento 5.444,9 100,0% 5.229,0 100,0% +215,9 +4,1% 9M 2018 2018-11-08 Per ulteriori informazioni 9M 2018 La relazione trimestrale consolidata al 30 settembre riconferma la crescita degli indicatori economico-finanziari, già evidenziata nei primi due trimestri dell'anno, e il positivo contributo delle aree di business, con particolare riferimento a gas e ambiente. /-/il-cda-hera-approva-i-risultati-del-terzo-trimestre-2018 /documents/688182/3568995/Doc+9M.pdf/957f30f1-f049-f86f-d8d8-a8e35ee9444d?t=1589963324604 http://investornews.gruppohera.it/?n=57 Comunicato stampa Relazione finanziaria al 30/09/2018 Newsletter al 30/09/2018 centrata Il CdA Hera approva i risultati del terzo trimestre 2018
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25/10/2018

Biometano, il futuro dell'energia green passa da Sant'Agata Bolognese

impianto_biometano_110 Come si fa a ottenere l'energia derivante ogni anno da 6 mila tonnellate di petrolio senza consumare una sola goccia di greggio ed evitando così l'emissione di 14.600 tonnellate di CO2? La risposta si trova a Sant'Agata Bolognese, alle porte del capoluogo emiliano-romagnolo, dove oggi è stato inaugurato dal Gruppo Hera un importante impianto per la produzione di biometano dalla frazione organica dei rifiuti, concepito e realizzato partendo dalle più avanzate esperienze espresse in questo settore a livello internazionale. Grazie all'impianto, i rifiuti organici differenziati nelle nostre case torneranno al servizio della comunità sotto forma di gas che, una volta immesso in rete, potrà alimentare anche il trasporto a metano pubblico e privato, aiutando quindi un settore sempre più esposto al tema delle emissioni di anidride carbonica. In linea con gli indirizzi assunti dalla Regione, dalla Strategia Energetica Nazionale e dalla stessa Unione Europea, l'impianto di Sant'Agata Bolognese mette così in valore un investimento di 37 milioni di euro e va ad arricchire il parco impiantistico di Herambiente, primo operatore nazionale nel trattamento dei rifiuti, che già da anni è attivo anche nella produzione di biogas per la generazione di energia elettrica rinnovabile. Dai rifiuti organici un combustibile rinnovabile al 100% In termini di volumi, l'impianto è capace di trattare, ogni anno, 100 mila tonnellate di rifiuti organici prodotti dalla raccolta differenziata, e altre 35 mila tonnellate derivanti dalla raccolta di verde e potature. Grazie all'implementazione delle nuove e migliori tecnologie di digestione anaerobica e upgrading, in particolare, queste risorse consentiranno di ottenere 7,5 milioni di metri cubi di biometano, combustibile rinnovabile al 100%, e anche 20 mila tonnellate di compost, un biofertilizzante da destinarsi principalmente all'agricoltura. Un progetto architettonico pensato per armonizzare impianto e territorio e minimizzare gli impatti ambientali. Privo di impianti di combustione, l'impianto sorge all'interno di un sito di compostaggio già presente e dunque la sua costruzione non ha comportato alcun ulteriore consumo di suolo. Concepita per minimizzare il suo impatto acustico e odorigeno, inoltre, la struttura risponde a criteri architettonici orientati alla sua armonizzazione con il territorio circostante. Lo stesso rivestimento esterno, che sarà realizzato nei prossimi mesi, sarà ispirato a temi e motivi capaci di raccontare il senso di quanto accade all'interno: in particolare, l'immagine di un terreno arido dalle cui crepe fiorisce la vegetazione richiamerà le trasformazioni cui è sottoposto il prodotto organico dentro l'impianto. "Il biometano - commenta Tomaso Tommasi di Vignano, Presidente Esecutivo del Gruppo Hera - ci vede impegnati da tempo e questa giornata, in particolare, corona il lavoro di anni, mettendo al servizio della nostra comunità un impianto nato da ricerche, studi e gare europee che ci hanno portato a selezionare il meglio di ciò che oggi è sul mercato. Del resto - prosegue Tommasi - le energie rinnovabili devono necessariamente agganciarsi a processi di industrializzazione capaci di svilupparne le potenzialità su larga scala, e in questo senso l'impianto di Sant'Agata si candida a costituire un esempio replicabile anche altrove, soprattutto - conclude il Presidente di Hera - alla luce di un quadro normativo finalmente favorevole, che rappresenta un valore aggiunto fondamentale per lo sviluppo del settore." "Si taglia il nastro di un'opera all'insegna dell'innovazione che guarda alla transizione energetica verso la low carbon economy: il biometano rappresenta un'opportunità importante per ridurre l'uso delle fonti fossili e alleggerire l'impronta energetica della nostra regione, in un'ottica di economia circolare - afferma Paola Gazzolo, Assessore Regionale alla difesa del suolo e della costa, protezione civile e politiche ambientali e della montagna -. L'energia rinnovabile è un caposaldo della svolta green a cui tende l'Emilia-Romagna con le politiche messe in campo dall'avvio del mandato: una svolta che ha l'obiettivo di rispondere ai fenomeni di cambiamento climatico in corso e ridurre l'uso delle materie prime, promuovendone il recupero e riutilizzo. Proprio perché sono limitate, serve risparmiarle e preservare il valore dei prodotti e dei materiali: il progetto realizzato da Hera a Sant'Agata va appunto in questa direzione". L'inaugurazione dell'impianto di biometano di S. Agata Guarda la Fotogallery null null null null null null null null null null null null null Biometano il futuro dell'energia green passa da Sant'Agata Bolognese 1._Foto_25_10_18_09_09_40.1540463296.jpg 2._Foto_25_10_18_09_12_26.1540463297.jpg 3._Foto_25_10_18_09_16_07.1540463299.jpg 4._Foto_25_10_18_09_25_03.1540463300.jpg 5._Foto_25_10_18_09_36_08.1540463301.jpg 6._Foto_25_10_18_09_44_46.1540463302.jpg 7._Foto_25_10_18_10_25_35.1540463303.jpg 8._Foto_25_10_18_10_31_05.1540463304.jpg 9._Foto_25_10_18_10_31_09.1540463305.jpg 10._Foto_25_10_18_10_47_16.1540463306.jpg 11._Foto_25_10_18_10_50_02.1540463307.jpg 12._Foto_25_10_18_10_50_18.1540463308.jpg 13._Foto_25_10_18_10_51_06.1540463309.jpg 2019-05-27 per saperne di più null null null null null null null null null null null null null null null null null null null null null null null null null null Inaugurato oggi, alle porte di Bologna, il primo impianto per la produzione di biometano dai rifiuti organici realizzato da una multiutility. 37 milioni di euro di investimento per rilanciare su scala industriale la sfida delle rinnovabili, con 7,5 milioni di metri cubi di biometano e 20 mila tonnellate di compost che ogni anno alimenteranno in maniera sostenibile tante filiere, a partire da autotrazione e agricoltura. https://ha.gruppohera.it/impianti/compostaggio/progetto_biometano/ https://ha.gruppohera.it/impianti/tutti_impianti/ Dai rifiuti al biometano, una rivoluzione circolare Gli impianti di Herambiente impianto_biometano_110
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03/10/2018

'In buone acque': la trasparenza di Hera sul ciclo idrico

In buone acque_110 'In buone acque' compie 10 anni Decimo compleanno per il report 'In buone acque', redatto dal Gruppo Hera per fornire informazioni dettagliate e di immediata lettura sul ciclo idrico gestito in 231 comuni di Emilia-Romagna, Marche e Triveneto. Secondo operatore in Italia per volumi di acqua erogata (303 milioni di metri cubi all'anno), il Gruppo Hera serve oltre 3,6 milioni di cittadini. A loro, che utilizzano quotidianamente la risorsa idrica gestita dalla multiutility, è dedicato questo report, affinché siano pienamente informati in merito alla qualità dell'acqua che esce dai loro rubinetti; qualità garantita da rigorosi controlli. Lo dimostra il numero di analisi svolte lo scorso anno in tutto il territorio servito: complessivamente oltre un milione, una media che supera le 2.800 al giorno. Le analisi, per il 38% effettuate nei laboratori del Gruppo, hanno riguardato pure la presenza di antiparassitari e aspetti non normati, come i contaminanti emergenti e le fibre d'amianto. Il 99,9% dei controlli svolti ha dato risultati conformi ai parametri di legge, a conferma della sicurezza dell'acqua distribuita da Hera. L'acqua di Bologna: 134.000 analisi a garanzia della qualità Oltre un milione di cittadini del Bolognese ha utilizzato nel 2017 una risorsa idrica la cui qualità è stata garantita oltre 134.000 analisi, svolte nei laboratori del Gruppo Hera e dell'ASL. La possibilità di usufruire quotidianamente dell'acqua di rubinetto passa attraverso le risorse impiantistiche utilizzate dall'azienda per distribuire il servizio: nel Bolognese l'acqua di rete arriva da 660 fonti di prelievo e viaggia attraverso oltre 9.000 km di rete acquedottistica, nella quale vengono immessi ogni anno 108,4 milioni di metri cubi d'acqua. In questo modo si garantisce un approvvigionamento costante e adeguato. Hera: nell'idrico investimenti superiori del 32% rispetto alla media italiana Non solo acquedotto, ma anche depurazione e fognature; gestire il servizio idrico significa occuparsi di tutto il ciclo dell'acqua, quindi non solo della sua distribuzione nelle case ma anche del servizio fognario e della depurazione. Per questo il Gruppo Hera concentra da sempre sul settore idrico la maggior parte dei propri investimenti: nel 2017 essi hanno superato i 156 milioni di euro, contro i 130 dell'anno precedente (+19%). In particolare il 41% è stato investito nell'acquedotto, il 32% nelle fognature e il 27% nella depurazione. Rispetto a una media nazionale di 37 euro investiti per abitante, nel territorio servito dal Gruppo Hera gli investimenti nel 2017 sono stati di circa 49 euro per abitante. L'entità di questo impegno ha consentito a Hera di intervenire su oltre 35.000 km di rete acquedottistica, circa 18.600 km di fognature, 469 impianti di depurazione e 422 impianti di produzione e potabilizzazione. Tutto questo in rapporto a un costo di soli due euro per mille litri di acqua di rubinetto, valore che corrisponde a circa la metà di quello che si paga nelle altre nazioni europee. 'In buone acque': i vantaggi economici e ambientali del consumo di acqua del rubinetto Sicura e sana, ma anche economica, vicina ed ecologica: ecco 5 buoni motivi per bere l'acqua del rubinetto. Il report si sofferma a lungo sui benefici che derivano ai cittadini bevendo l'acqua di rete. In un Paese, come l'Italia, che è al terzo posto nel mondo e al primo in Europa per consumo pro capite di acqua minerale, un'azione locale condotta dall'azienda e rafforzata dalle buone pratiche dei cittadini può contribuire a determinare importanti effetti, partendo dalla riduzione delle bottiglie di plastica. Basti pensare che lo scorso anno si è registrata nel mondo una media di un milione di bottiglie di plastica vendute ogni minuto, circa 20.000 al secondo. Nel territorio servito da Hera, nel 2017 l'acqua del rubinetto è stata scelta a uso alimentare dal 35% dei clienti. Essi hanno contribuito, così, a evitare la produzione, il trasporto e lo smaltimento di 250 milioni di bottiglie di plastica (che riempirebbero oltre 100.000 cassonetti) e le relative emissioni di CO2 . Per quanto riguarda i benefici economici, la scelta dell'acqua di rubinetto al posto della minerale in bottiglia consente a una famiglia di tre persone di risparmiare fino a 300 euro l'anno in quanto 1.000 litri di acqua del rubinetto costano mediamente solo 2,18 euro. L'acqua distribuita da Hera è di buona qualità: oligominerale e a basso tenore di sodio, comoda, perché arriva direttamente a casa, e sicura. Hera in anticipo rispetto agli obiettivi UE In una prospettiva di sempre maggiore trasparenza e vicinanza ai propri clienti, Hera già dal 2009 ha avviato diverse campagne informative sul servizio idrico anche con il coinvolgimento di Asl e Regione: oltre a 'In buone acque', giunto ora alla decima edizione, ha da tempo introdotto nelle bollette l'etichetta della qualità dell'acqua, nonché creato sul proprio sito un'area web dedicata e l'app gratuita Acquologo. Tutte iniziative che anticipano largamente gli obiettivi che si è posta la Commissione europea con la proposta legislativa, introdotta nel febbraio 2018: migliorare l'accesso all'acqua per tutti, aggiornare gli standard di qualità dell'acqua potabile e rendere consapevoli i consumatori. Secondo la Commissione, la maggiore consapevolezza aumenterà la fiducia nell'acqua di rubinetto, informando i cittadini sulla sua qualità e sicurezza. Gli interventi porteranno a ridurre le persone esposte a rischio sanitario da acqua potabile (da 20 milioni, il 4% dei residenti UE, a 4,7-4,1 milioni, meno dell'1% dei residenti), ridurre del 17% rispetto al 2015 il consumo di acqua in bottiglia (con relativa riduzione dell'inquinamento da plastica e delle relative emissioni di CO2 di 1,2 milioni di tonnellate, in coerenza con le indicazioni della Plastic Strategy dell'Unione Europea) e produrre un risparmio per i cittadini europei di 600 milioni di euro all'anno (consumo di acqua di rubinetto in sostituzione di quella in bottiglia). Il report è in versione cartacea e on-line 'In buone acque' contiene informazioni molteplici e dettagliate: tutti i valori della qualità della risorsa idrica, relativi alle concentrazioni medie rilevate, sono suddivisi territorio per territorio. Il report dettagliato è già consultabile on-line all'indirizzo www.gruppohera.it/report e una sintesi, contenente i dati principali, sarà disponibile a breve in versione cartacea agli sportelli clienti del Gruppo Hera. La versione integrale del report è stata verificata dall'ente di certificazione indipendente DNV GL. 'In buone acque' si aggiunge ad altri strumenti messi a punto dal Gruppo per informare i cittadini in modo costante ed esauriente sulla qualità dell'acqua e del servizio: l'etichetta dell'acqua riportata in bolletta, il canale dedicato sul sito del Gruppo e l'Acquologo: l'app gratuita di Hera che permette di conoscere facilmente e immediatamente i valori medi della qualità dell'acqua del rubinetto, di inviare dallo smartphone la lettura del proprio contatore idrico o di essere avvisati tempestivamente in caso di interruzione del servizio idrico per lavori programmati. Con Hera l'acqua va in scena, con Fabio Volo, per raccontare il suo valore A conferma del proprio impegno nell'informare nel modo migliore i cittadini sull'importanza dell'acqua, il Gruppo Hera ha voluto offrire loro anche uno spettacolo teatrale, appositamente creato, interpretato da Fabio Volo e Gianumberto Accinelli, che ne ha curato i testi. Lo spettacolo s'intitola 'Volo sull'acqua' e andrà in scena fra ottobre e novembre nei teatri delle principali città servite dal Gruppo. Il primo appuntamento è previsto proprio a Bologna, lunedì 8 ottobre, al teatro Duse. L'ingresso è gratuito fino ad esaurimento posti. Maggiori informazioni e l'elenco dei vari appuntamenti su: www.gruppohera.it In buone acque_870 20181003_in_buone_acque_BO_OK.1538570009.pdf 2018-10-03 Per saperne di più In_buone_acque_870.1538559189.png Decimo appuntamento annuale con il report del Gruppo dedicato a un servizio indispensabile. In continuo aumento il valore degli investimenti della multiutiliy nel settore: oltre 156 milioni di euro nel 2017 contro i 130 dell'anno scorso. Ottima qualità della risorsa erogata, garantita da oltre un milione analisi, di cui più di 134.000 solo nel Bolognese. Per raccontare il valore dell'acqua, Hera invita i cittadini a uno spettacolo teatrale gratuito con Fabio Volo: debutto a Bologna lunedì 8 ottobre e repliche nelle principali città In buone acque_110
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28/09/2018

Alternanza scuola-lavoro, Hera e USR rinnovano il protocollo triennale

Alternanza_110 Squadra che vince non si cambia. Potrebbe essere questo il titolo dell'evento che - nell'ambito delle attività di Heracademy, la Corporate University del Gruppo Hera - si è tenutosi oggi a Bologna presso lo Spazio Hera, dove vertici e management della multiutility e l'Ufficio Scolastico Regionale per l'Emilia-Romagna hanno fatto il punto sui percorsi di Alternanza scuola-lavoro realizzati dal 2015 al 2018. Annunciato, inoltre, il rinnovo del protocollo per i prossimi tre anni, con 240 percorsi previsti, il tutto alla presenza di dirigenti scolastici, insegnanti, tutor aziendali e studenti che hanno già partecipato all'iniziativa e hanno così potuto portare la loro esperienza all'attenzione della platea. 212 i percorsi complessivamente portati a termine in Emilia-Romagna nel triennio appena concluso, ben oltre i 180 inizialmente previsti. Un'esperienza importante, dunque, che ha coinvolto 24 istituti (20 tecnici e 4 licei), interessando in maniera diretta anche i lavoratori del Gruppo, che ha messo a disposizione 83 tutor aziendali. Si tratta, quindi, di un consuntivo incoraggiante, base ideale per pensare e lanciare il nuovo protocollo che è stato sottoscritto per il triennio 2018-2021 e che, non a caso, si prefigge obiettivi ancora più ambiziosi. Dei 240 nuovi percorsi di Alternanza scuola-lavoro messi a piano, nei quali avranno un ruolo importante le tematiche connesse al digitale e all'economia circolare, 86 partiranno già nel corso dell'attuale anno scolastico. Fra questi, 39 riguarderanno il solo bolognese, con 26 percorsi per istituti tecnici e 13 per i licei. Considerando poi l'intero territorio raggiunto dai servizi della multiutility, i percorsi di Alternanza scuola-lavoro raggiungeranno quota 300, con analoghi protocolli che visto il successo in Emilia-Romagna sono in via di definizione anche nel Nord-Est. Alternanza_870 20180928_Alternanza_scuola_lavoro_Hera_e_USR_rinnovano_il_protocollo_triennale.1538118121.pdf 2018-09-28 Per saperne di più alternanza870.1517826922.1538118119.png Alla luce delle positive esperienze formative realizzate con 212 percorsi dal 2015 ad oggi, la multiutility e l'Ufficio Scolastico Regionale per l'Emilia Romagna guardano al 2021 pianificando 240 nuovi percorsi di Alternanza scuola-lavoro. 86, in particolare, quelli previsti per l'anno scolastico in corso, di cui 39 nel solo bolognese. Coinvolti istituti tecnici e licei Alternanza_110
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27/09/2018

Hera, pagamenti delle bollette in un clic grazie a Jiffy

SiaJiffy_110 Pagare le bollette con un clic sul cellulare in modo puntuale, sicuro e veloce. È la nuova opportunità, grazie al servizio Jiffy, a disposizione dei clienti del Gruppo Hera che ha sottoscritto un accordo con SIA (società specializzata nella gestione dei pagamenti digitali), primo nel suo genere in Italia attraverso il web. L'iniziativa rientra nel più ampio percorso di digitalizzazione di infrastrutture e servizi, avviato ormai da tempo da Hera, nell'ambito del quale negli ultimi mesi sono state presentate le intese su Virtual Account, MyBank e CBILL. Accordi che hanno permesso l'ulteriore semplificazione della gestione del rapporto tra clienti ed Hera, favorendo una user experience sempre più gradevole e alla portata di tutti. Nello specifico sarà possibile attraverso l'app MyHera o i servizi on-line del Gruppo pagare le bollette semplicemente digitando il proprio numero di cellulare, senza bisogno di inserire i riferimenti della carta di credito o del proprio conto corrente. Ogni cliente riceverà una notifica sullo smartphone e con un semplice clic potrà autorizzare la transazione in tempo reale sul proprio conto corrente bancario. Il servizio Jiffy, già attivo in più di 130 banche italiane, permette anche di scambiare denaro tra privati semplicemente utilizzando i contatti della propria rubrica telefonica ed effettuare pagamenti nei negozi. Ulteriore punto di forza della partnership è rappresentato dal recente annuncio di integrazione di Jiffy in BANCOMAT Pay. Un sodalizio che estende la fruibilità dei servizi ad una potenziale platea di 37 milioni di persone titolari di una carta PagoBANCOMAT® e oltre 440 banche. Con questo nuovo accordo, il Gruppo Hera conferma la grande attenzione rivolta alla ricerca e immediata applicazione di soluzioni sempre più avanzate, che vadano incontro alle richieste di flessibilità, interattività, semplificazione e sicurezza da parte dei clienti, anche in adesione agli obiettivi dell'Agenda Onu al 2030 per la creazione di un mercato unico digitale. Il costante miglioramento della customer experience permette così da un lato di tutelare la clientela più legata ai sistemi tradizionali di pagamento e di interazione con l'azienda e dall'altro di intercettare e soddisfare i bisogni di un pubblico sempre più "connesso". L'implementazione del servizio sui sistemi Hera è stata realizzata grazie a un progetto condiviso con SIA e Intesa Sanpaolo, primario gruppo bancario in Europa e leader in Italia in tutti i settori di attività. SiaJiffy_870 20180927_CS_pagamenti_digitali_Jiffy.1538038998.pdf 2018-09-27 Per saperne di più smartpayment_870.1536140308.1538038997.png Prosegue il processo di digitalizzazione dei servizi da parte della multiutility, che amplia il ventaglio di modalità di pagamento a disposizione dei clienti. Il nuovo accordo con SIA, primo nel suo genere in Italia, permetterà di pagare la bolletta con il proprio numero di cellulare SiaJiffy_110
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18/09/2018

Biometano, a Bologna gli stati generali per la green economy del gas

biometano_110 Gli ingredienti sono tre: economia circolare, energie rinnovabili e gas. Ma quello che esce dalla loro combinazione ha un nome solo, si chiama biometano e indica una nuova strada per la tutela dell'ambiente e la crescita economica, la cui potenzialità appare estremamente interessante. Lo scenario normativo di riferimento, del resto, sta maturando favorevolmente e proprio per questo si terrà venerdì 21 settembre a Bologna un importante convegno, che consenta ad aziende, istituzioni e associazioni di categoria di incontrarsi e fare il punto sulla situazione. Organizzato presso il Royal Hotel Carlton dal Gruppo Hera con la collaborazione del Comitato Italiano Gas, il convegno vedrà infatti la partecipazione di imprese italiane e internazionali, pronte a condividere esperienze e ricerche, anche alla luce di prospettive e opportunità che grazie al biometano si stanno aprendo su più fronti: dal trattamento dei rifiuti organici alla generazione e distribuzione di energia rinnovabile, passando per il rilancio della mobilità sostenibile e la produzione di fertilizzanti naturali che potrebbero dare nuovo impulso all'intero settore agroindustriale. Ad aprire il lavori sarà il Presidente Esecutivo del Gruppo Hera, Tomaso Tommasi di Vignano. Fari puntati su molte questioni tecniche connesse alla produzione e all'impiego del biometano, con approfondimenti su indagini chimiche e sensoriali, sulla caratterizzazione del biometano, sull'attività di controllo dello stesso e sulla gestione degli aspetti più direttamente legati alla distribuzione. Grande fermento, dunque, nel settore del biometano, che può aprire una ulteriore pagina nella storia delle energie rinnovabili. A chiusura di un decennio in cui il loro sviluppo è stato trainato - soprattutto - dal settore elettrico, il biometano si affaccia infatti sul futuro più prossimo chiamando in causa la rete di distribuzione del gas, che in Italia è particolarmente capillare e può così diventare uno straordinario vettore. Per testimoniare le opportunità di sviluppo ed economia circolare connesse a questo settore, infine, il Gruppo Hera esporrà il caso del proprio impianto per la produzione di biometano da rifiuti organici a Sant'Agata Bolognese, che entrerà in funzione nei prossimi mesi. A fronte di un investimento di oltre 30 milioni di euro, l'impianto - il primo di questo tipo realizzato da una utility - si candida a diventare un'eccellenza a livello nazionale. A regime, in particolare, garantirà una produzione annua di 7,5 milioni di metri cubi di biometano e 20.000 tonnellate di fertilizzante naturale di alta qualità, con ricadute positive su diverse filiere economiche e soprattutto sull'ambiente, grazie a un risparmio annuo di circa 6.000 tonnellate di petrolio. biometano_870 2018-09-18 Per saperne di più infografica_biometano_1498141070.1535647018.1537263440.png Alla presenza di aziende italiane ed estere e di importanti personalità, il convegno di venerdì 21 settembre - organizzato da Hera in collaborazione con il Comitato Italiano Gas - farà il punto su sviluppo del biometano, evoluzione del quadro normativo e prospettive future Approfondisci biometano_110
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12/09/2018

Hera, dalla plastica riciclata le tubazioni per i servizi a rete del futuro

tubazioni_110 Si chiama polietilene, ed è il nome della materia plastica che nell'ambito dei servizi a rete viene ampiamente utilizzata per realizzare le tubazioni. La buona notizia è che il Gruppo Hera, grazie anche alle competenze di Aliplast - società del Gruppo Herambiente e leader italiano nel trattamento e riciclo della plastica - è la prima realtà in Italia ad avviare un'importante sperimentazione per utilizzare plastica riciclata e di provenienza tracciata nella realizzazione di tali condotte. I tecnici di Hera hanno infatti identificato alcuni primi utilizzi e le caratteristiche tecniche/meccaniche che i tubi devono possedere per tali impieghi. Il primo cantiere, in cui la posa delle tubazioni si è appena conclusa, riguarda complessivamente un chilometro di rete elettrica, in parte nel territorio di Modena e in parte in quello di Imola. Il secondo cantiere, al via a gennaio, interesserà invece due chilometri di rete fognaria nel comune di Bellaria-Igea Marina (RN), portando così ulteriore valore aggiunto al piano per la salvaguardia della balneazione di Rimini, la più grande opera di risanamento fognario mai realizzata in Italia. Senza alcun aggravio di costo e a fronte di prestazioni tecniche identiche a quelle garantite da soluzioni che prevedono solo plastica vergine, le reti di Hera danno così ulteriore impulso alla grande sfida dell'economia circolare, mettendo a frutto le competenze di Aliplast, una realtà industriale di assoluto livello che permette al Gruppo Hera di presidiare l'intero ciclo di vita della materia, rimettendo sul mercato plastica pronta a nuovi utilizzi. Per lo sviluppo della preproduzione e per i collaudi in laboratorio, Hera si è avvalsa delle competenze di Idrotherm 2000, eccellenza italiana nella realizzazione di tubazioni per servizi a rete: ciò ha consentito a Hera di ottenere un tubo di polietilene multistrato a basso impatto ambientale, derivante per almeno il 70% da materiale di recupero e, come tale, certificato PSV (Plastica Seconda Vita). A valle di questa prima fase, la nuova modalità di realizzazione delle tubazioni potrebbe essere estesa ad altri cantieri e, in prospettiva, ad altri impieghi, consentendo così di raggiungere importanti obiettivi di sostenibilità. Sulla base dei metri di nuove tubazioni che vengono mediamente posati da Hera nell'arco di un anno, l'utilizzo della plastica riciclata potrebbe infatti garantire un risparmio di CO2 stimato, per la sola rete elettrica, in 126,6 tonnellate, pari alle emissioni annue di 95 vetture di media cilindrata (immaginando che ognuna di esse percorra 10 mila km). tubazioni_870 20180912_Hera_dalla_plastica_riciclata_le_tubazioni_per_i_servizi_a_rete_del_futuro.1536733026.pdf 2018-09-12 Per saperne di più cantiere_reti_idriche_870.1536749303.jpg L'economia circolare scende sottoterra e incontra i tubi di Hera: nei territori di Imola, Modena e Rimini, infatti, saranno sperimentate, per la prima volta in Italia, tubazioni realizzate al 70% con plastica riciclata. Fogne e reti elettriche i primi banchi di prova. A regime, per le sole reti elettriche, stimati risparmi di CO2 pari a 126,6 tonnellate all'anno Approfondisci tubazioni_110
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06/09/2018

Hera si conferma fra le prime 25 posizioni del "Diversity and Inclusion Index" di Thomson Reuters

Thomson Reuters_110 Il Gruppo Hera si conferma tra le aziende più interessanti, in Italia e nel mondo, per gli investitori che guardano con favore alle realtà impegnate nella tutela della diversità e dell'inclusione. Il risultato, figlio dell'integrazione di tali politiche alla strategia di Gruppo, è stato decretato dall'edizione 2018 del "Diversity and Inclusion Index" di Thomson Reuters, che ha preso in esame un campione composto da oltre 7.000 aziende quotate a livello globale. Hera, con un punteggio di 73,5 punti, è infatti risultata la seconda azienda in Italia e la 22esima al mondo di questo ranking internazionale. Eccellente, del resto, il piazzamento nel settore, con il primo posto a livello globale fra le multiutility. Il "Diversity and Inclusion Index" è un indice ideato e realizzato dal colosso internazionale dell'informazione finanziaria Thomson Reuters, che analizza le performance delle società sulla base di molteplici fattori, riconducibili a quattro aree: diversità, inclusione, sviluppo delle persone e controversie legate all'esposizione sui media. Positive, dunque, le performance del Gruppo Hera: dando concretezza alla rilevanza strategica delle politiche di diversità e inclusione, la multiutility continua infatti a puntare sullo sviluppo di percorsi di carriera interni e personalizzati, un indirizzo che ha consentito di raggiungere una percentuale di donne nei ruoli di responsabilità pari, nel 2017, al 31,3%. Complessivamente in aumento, la quota di personale femminile si conferma peraltro al di sopra della media del settore (24,3% contro il 15,9%). A questi dati va poi aggiunta una percentuale di impiegati con disabilità che tocca il 4,3% della popolazione aziendale e contempla anche ruoli manageriali. Importante, da tutti questi punti di vista, il contributo che viene dalla formazione, dove si segnalano esperienze come i corsi di leadership e lo smart working, che favoriscono lo sviluppo delle risorse umane anche partendo dalle diverse caratteristiche di ciascuno (sesso, età, formazione, abilità, predisposizione e competenze). Altri effetti positivi derivano senza dubbio dal piano di welfare aziendale, che in tante forme sostiene i dipendenti e le loro famiglie. Non a caso, i risultati che emergono dall'indagine sul clima aziendale continuano a essere incoraggianti e trovano ulteriore conferma nell'assenza di controversie legate alla diversità e all'inclusione. Tante, infine, le iniziative che danno concretezza al management delle pluralità, come le convenzioni per gli asili nido, i centri estivi, le numerose iniziative di conciliazione fra tempi di vita e di lavoro e le disposizioni in materia di congedi parentali, previsti non soltanto per le mamme e i papà ma anche per chi deve assistere parenti o anziani. L'impegno del Gruppo Hera nell'ambito delle politiche di inclusione e tutela della diversità, d'altronde, parte da lontano e si consolida nel 2009 con la sottoscrizione della Carta per le pari opportunità e l'uguaglianza sul lavoro, con cui l'azienda si è impegnata, assieme ad altri attori pubblici e privati, nella lotta contro la discriminazione sul luogo di lavoro. Fondamentale, inoltre, è stata l'introduzione nel 2011 del Diversity Manager, che ha l'obiettivo di favorire ulteriormente i processi di sviluppo delle politiche di inclusione e di valorizzazione delle diversità. Da tempo, infine, Hera aderisce al quinto obiettivo per uno sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, specificamente dedicato alla parità di genere. Thomson Reuters_870 20180906_Hera_nel_Diversity_and_Inclusion_Index_di_Thomson_Reuters.1536158454.pdf 2018-09-05 Per saperne di più Logo_diversity_and_inclusion_870png.1536146083.png Pensato per orientare gli investitori che guardano con interesse alle aziende impegnate in tutela della diversità, inclusione e sviluppo delle persone, l'indice valuta oltre 7.000 società quotate in borsa nel mondo e anche quest'anno indica il Gruppo tra le realtà di eccellenza. Con un risultato di 73,5 punti, Hera si è infatti piazzata seconda in Italia e 22esima a livello globale. E tra le multiutility è prima al mondo Approfondisci Thomson Reuters_110
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05/09/2018

Hera, pagamenti online sempre più facili e sicuri grazie agli accordi con MyBank e CBILL

smartpayment_110 Migliorare la user experience dei propri clienti ampliando l'offerta di servizi a disposizione. È questo l'obiettivo dei nuovi accordi sottoscritti dal Gruppo Hera con MyBank di PRETA SAS (società controllata da EBA Clearing) e CBILL del Consorzio CBI. L'iniziativa rientra nel più ampio percorso di digitalizzazione di infrastrutture e servizi, avviato ormai da tempo dalla multiutility, nell'ambito del quale solo un mese fa è stata presentata l'intesa con UniCredit per lo sviluppo di un sistema di "Virtual Account". Un accordo che ha permesso di lanciare, per la prima volta su larga scala in Italia, un sistema composto da 6 milioni di IBAN "virtuali" per il pagamento delle bollette. Questa nuova tappa del percorso di digitalizzazione, dunque, prevede l'ulteriore ampliamento delle modalità di pagamento attivabili, attraverso sistemi sicuri, intuitivi e facilmente utilizzabili da ogni dispositivo fisso o mobile. Nello specifico, MyBank consente di effettuare bonifici online irrevocabili in modo semplice e sicuro utilizzando il servizio di internet banking della propria banca. Il servizio garantisce, la conferma real-time dell'avvenuto pagamento e la velocizzazione dei processi di riconciliazione 100% automatica con annessa e ulteriore riduzione del rischio frodi. Il servizio CBILL, invece, attraverso un approccio innovativo ed evoluto, multibanca e multicanale, consente al cliente di effettuare i pagamenti attraverso il proprio internet banking, ma anche tramite mobile, ATM e sportello (elenco delle banche su www.cbill.it), garantendo sicurezza per il pagatore, rendicontazioni in tempo reale e una copertura completa e integrata dell'intero processo di incasso delle bollette, dall'emissione dell'avviso alla riconciliazione. In adesione agli obiettivi dell'Agenda Onu al 2030 per la creazione di un mercato unico digitale, Hera si conferma così tra le società più attente e innovative nell'adozione di soluzioni avanzate di digitalizzazione, volte anche al costante miglioramento della customer experience. Un percorso che, se da un lato tutela la clientela più legata ai sistemi tradizionali di pagamento e di interazione con l'azienda, dall'altro prova a intercettare e soddisfare i bisogni di un pubblico sempre più "connesso" ed esigente. smartpayment_870 20180905_CS_pagamenti_digitali_MyBank_e_CBILL_final.1536140309.pdf 2018-09-05 Per saperne di più smartpayment_870.1536140308.png Prosegue il processo di digitalizzazione dei servizi da parte della multiutility, che amplia il ventaglio di modalità di pagamento a disposizione dei clienti. I due sistemi garantiranno transazioni più rapide e una maggiore prevenzione da potenziali rischi Approfondisci smartpayment_110
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04/09/2018

Gruppo Hera e Salesforce, insieme per una gestione dei clienti sempre più smart

hera-salesforce_110 Da una sponda all'altra dell'oceano, il messaggio arriva forte e chiaro: puntare su innovazione e digitalizzazione significa venire incontro alle esigenze del cliente. A testimoniarlo è l'accordo fra il Gruppo Hera e Salesforce, azienda leader globale nel CRM. Herambiente, leader nazionale e benchmark europeo nel settore del trattamento e del recupero dei rifiuti, ha scelto Salesforce Sales Cloud - la piattaforma cloud con applicazioni avanzate di vendita, assistenza clienti, marketing e community, alle quali si aggiungono importanti strumenti gestionali basati su intelligenza artificiale e data analytics - per supportare la propria forza vendita. L'accordo appena siglato, in particolare, si pone l'obiettivo di accompagnare lo sviluppo e il consolidamento di una grande realtà industriale qual è Herambiente, fornendole strumenti sempre più innovativi per gestire al meglio la relazione con i propri clienti, ai quali offre un servizio integrato capace di farsi carico di ogni tipologia di rifiuto. Con 6,3 milioni di tonnellate di rifiuti trattati ogni anno, infatti, Herambiente affronta oggi un percorso di crescita che i nuovi applicativi di CRM possono orientare verso ulteriori obiettivi di efficienza e funzionalità, ottimizzando e armonizzando fra loro i processi delle sue diverse società. Ma non finisce qui, perché l'accordo contempla anche ulteriori strumenti innovativi che consentiranno agli Area Manager del Gruppo Hera di gestire in maniera più agile e collaborativa le relazioni con le pubbliche amministrazioni, nell'interesse delle comunità locali e in coerenza con un orientamento storico della multiutility, da sempre attenta a fare squadra con i propri territori di riferimento. Gruppo Hera e Salesforce, d'altra parte, si sono incontrate anche in ragione di una comune concezione del business, orientato per entrambe le aziende alla creazione di valore condiviso. Basti pensare all'impegno nella promozione delle energie rinnovabili, con cui Hera alimenta il 100% dei propri consumi elettrici e a cui anche Salesforce ricorre in egual misura per due edifici della sede centrale a San Francisco. Tutto questo vuol dire minori emissioni di CO2 e contrasto al cambiamento climatico, fronti su cui entrambe le realtà sono particolarmente attive, condividendo - non a caso - l'adesione al Carbon Disclosure Project (CDP), organizzazione no-profit che offre ad aziende, Paesi, regioni e città un sistema per misurare, rilevare, gestire e condividere a livello globale informazioni riguardanti il proprio impatto ambientale, con l'obiettivo di incoraggiare tutti questi soggetti a intraprendere azioni finalizzate a uno sviluppo sempre più sostenibile. hera-salesforce_870 20180904_Gruppo_Hera_e_Salesforce_insieme_per_una_gestione_dei_clienti_sempre_piu_768_smart_FINALE.1536053327.pdf 2018-09-04 Per saperne di più hera_salesforce_870.1536053326.png La multiutility italiana ha siglato un accordo con Salesforce. A beneficiarne saranno non soltanto i clienti di Herambiente, grazie a nuovi strumenti di relazione con l'azienda, ma anche territorio e comunità locale, con soluzioni dedicate per migliorare le comunicazioni con le pubbliche amministrazioni. Ricadute positive anche per l'ambiente Approfondisci hera-salesforce_110
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17/08/2018

Utenze in difficoltà, 60 mila bonus sociali e 195 mila bollette rateizzate, di cui oltre 36 mila nel bolognese

Report clienti_110 Altro che semplice consumatore. Il cliente del Gruppo Hera è un vero e proprio mondo, di cui l'azienda si prende cura a 360°, dedicandogli servizi sempre più efficienti e innovativi e rendendolo protagonista attivo di alcune tra le sfide più importanti del nostro tempo: risparmio idrico, efficientamento energetico, sviluppo delle rinnovabili, promozione del riuso e dell'economia circolare, e poi ancora riduzione delle emissioni di CO2, rilancio della mobilità sostenibile, educazione ambientale e tanto altro. Questi i contenuti della nuova edizione del report "I mille volti del servizio", già disponibile on-line (www.gruppohera.it/report) per rendere conto di un impegno, al servizio di 4,4 milioni di persone e più di 100 mila aziende, che coinvolge il Gruppo a tutti i livelli. Si parte, come sempre, dall'attenzione nei confronti di chi ha più bisogno. Complessivamente, infatti, i sostegni tariffari alle utenze in difficoltà si attestano nel 2017 a 7,6 milioni di euro, erogati anche in misura aggiuntiva rispetto a quanto normato dall'Authority. 195 mila le bollette rateizzate, per un valore complessivo di 112 milioni di euro, iniziativa di cui beneficiano non soltanto clienti domestici ma anche professionisti e aziende. Nel solo territorio bolognese, in particolare, le bollette rateizzate sono state più di 36 mila, di cui circa 1.500 utenze business, per un valore complessivo di oltre 21 milioni di euro. Per un'azienda come Hera, del resto, sostenibilità vuol dire anche e soprattutto questo: sposare esigenze e priorità delle sue comunità di riferimento, generando un tipo molto particolare di ricchezza, che da alcuni anni - non a caso - viene chiamata "valore condiviso" e nel cui ambito rientrano molte delle iniziative intraprese dal Gruppo a favore dei propri clienti. Basti pensare, ad esempio, ai servizi ambientali. Con 153 stazioni ecologiche situate in 116 comuni, il Gruppo copre il 94% della popolazione servita e offre un servizio di prossimità che incentiva le buone pratiche e consente ai clienti di contribuire ai risultati raggiunti in termini di raccolta differenziata ed economia circolare. Nel solo 2017, infatti, grazie alle stazioni ecologiche sono state raccolte quasi 280 mila tonnellate di rifiuti differenziati, corrispondenti al 22% del totale. Risultato? Vincono tutti: l'ambiente, infatti, ringrazia e i clienti possono godere degli sconti sulla TARI, disponibili ormai nel 90% delle stazioni. report_clienti_870 20180817_i_mille_volti_del_servizio.1534771939.pdf 2018-08-20 Per saperne di più report_clienti_870.1534771275.png Continua l'azione della multiutility a sostegno delle situazioni più deboli. Lo certifica la nuova edizione del report "I mille volti del servizio", che racconta i tanti numeri di cui si compone l'impegno quotidiano del Gruppo verso clienti, comunità e ambiente /documents/688182/5050435/2016_09_27_Hera_SOStegno_versione_web.1475231132.pdf/913b96c9-79d0-85bf-84c1-e6859e4433ae?t=1595240592480 Consulta il progetto 'SOStegno Hera' Approfondisci Report clienti_110
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30/07/2018

Il CdA Hera approva i risultati del 1° semestre 2018

Il CdA Hera approva i risultati del primo semestre 2018 Highlight finanziari Ricavi a 2.996,7 milioni di euro (+7,7%) Margine operativo lordo (MOL) a 523,6 milioni (+3,5%) Utile operativo a 273,6 milioni (+4,3%) Utile netto per gli Azionisti a 158,1 milioni (+12,1%) Posizione finanziaria netta a 2.625,0 milioni Highlight operativi Buon contributo alla crescita da parte delle attività gas e ambiente, rispettivamente per i volumi venduti e per il positivo trend dei prezzi di mercato Gestione caratterizzata dai risultati della crescita organica Solida base clienti nei settori energetici (circa 2,5 milioni), in aumento di 110.000 unità rispetto al primo semestre 2017 Raccolta differenziata in crescita al 60% medio su tutto il territorio Il Consiglio di Amministrazione del Gruppo Hera ha approvato oggi all’unanimità i risultati economici consolidati del primo semestre, che confermano il trend positivo in atto con tutti i principali valori in crescita. Il raggiungimento di questi risultati premia ancora una volta l’operatività equilibrata e agile del Gruppo, il cui modello di business combina da sempre le leve strategiche della crescita organica e dello sviluppo per linee esterne. Oltre a una importante crescita interna derivante anche da maggiori efficienze, i conti del primo semestre 2018 hanno beneficiato dello sviluppo delle quote di mercato e dei positivi trend tariffari e dei prezzi. Ricavi per quasi 3 miliardi di euro Nel primo semestre 2018, i ricavi sono stati pari a 2.966,7 milioni di euro, in crescita per 212,7 milioni (+7,7%) rispetto ai 2.754,0 milioni dell’analogo periodo del 2017. A questo risultato hanno contribuito in particolare le maggiori attività di trading, i maggiori ricavi provenienti dalla vendita di gas ed energia elettrica e dall’area ambiente. Margine operativo lordo (MOL) in aumento a 523,6 milioni di euro Il margine operativo lordo si attesta a 523,6 milioni di euro, registrando una crescita di 17,7 milioni (+3,5%) rispetto a giugno 2017. La crescita è da attribuire alle buone performance di tutte le principali attività del Gruppo, con un particolare riferimento all’area gas grazie ai maggiori volumi venduti e alle marginalità delle attività di vendita e trading. Risultati positivi anche per l’ambiente e il ciclo idrico integrato. Utile ante-imposte in crescita dell’8,4% grazie anche alla gestione finanziaria L’utile operativo sale a 273,6 milioni di euro, in crescita del 4,3% rispetto ai 262,2 milioni dell’analogo periodo del 2017. Migliora anche la gestione finanziaria attestandosi a 39,2 milioni di euro, in diminuzione di 6,7 milioni rispetto allo stesso periodo del 2017. Una performance resa possibile grazie all'efficienza sui tassi e a maggiori proventi finanziari sulle attività commerciali. Alla luce di questa situazione, l’utile prima delle imposte cresce dell’8,4%, dai 216,3 milioni al 30 giugno 2017 ai 234,4 milioni del primo semestre 2018. Utile netto per gli Azionisti in forte crescita a 158,1 milioni di euro (+12,1%) L’utile di pertinenza degli Azionisti del Gruppo al 30 giugno 2018 sale a 158,1 milioni di euro, +12,1% rispetto ai 141,0 milioni del primo semestre 2017. Risultato reso possibile anche dal miglioramento del tax rate che passa dal 31,6% al 30,1%, grazie al continuo impegno del Gruppo nel cogliere le opportunità fiscali in materia di iper e maxi ammortamenti in relazione ai consistenti investimenti effettuati in chiave Utility 4.0, oltre che al credito d’imposta per ricerca e sviluppo e alla consuntivazione di benefici già acquisiti, nonché a 4,8 milioni legati a plusvalenze da cessione partecipazioni. Circa 184 milioni di investimenti e posizione finanziaria sostanzialmente stabile Nei primi sei mesi del 2018 gli investimenti operativi del Gruppo, al lordo dei contributi in conto capitale, ammontano a 183,8 milioni di euro, in crescita di 13,7 milioni (+8,1%) rispetto a giugno 2017. Gli investimenti operativi sono riferiti principalmente a interventi su impianti, reti ed infrastrutture, a cui si aggiungono gli adeguamenti normativi che riguardano soprattutto la distribuzione gas per la sostituzione massiva dei contatori e l’ambito depurativo e fognario. La posizione finanziaria netta è pari a 2.625,0 milioni al 30 giugno 2018, in lieve aumento rispetto ai 2.523,0 milioni del 31 dicembre 2017 ma sostanzialmente stabile rispetto ai 2.611,7 milioni del primo semestre 2017, nonostante il pagamento di maggiori dividendi (9,5 centesimi per azione rispetto ai 9 centesimi distribuiti nei precedenti esercizi). L’indicatore di solidità patrimoniale PFN/MOL migliora da 2,74x nel primo semestre 2017 a 2,62x al 30 giugno 2018. Area gas Il MOL dell’area gas, che comprende i servizi di distribuzione e vendita gas metano, teleriscaldamento e gestione calore, nel primo semestre 2018 si attesta a 188,4 milioni di euro, in crescita rispetto ai 171,8 milioni del 30 giugno 2017 (+9,6%), grazie ai maggiori volumi di gas venduti, alla crescita delle attività di trading e ai maggiori margini del servizio di distribuzione. Il numero dei clienti gas, pari a circa 1,41 milioni, è in aumento dell’1,9%, rispetto all'analogo periodo del 2017; tale crescita è stata determinata dall’espansione delle quote di mercato e dall’ingresso nel perimetro di consolidamento di Blu Ranton e Verducci Servizi. Il contributo dell’area gas al MOL di Gruppo è pari al 36,0%. Area ciclo idrico Il MOL dell’area ciclo idrico integrato, che comprende i servizi di acquedotto, depurazione e fognatura, passa dai 111,3 milioni di euro del primo semestre 2017 ai 112,8 milioni al 30 giugno 2018, in crescita dell’1,3%, grazie ai maggiori ricavi da somministrazione e ai maggiori costi riconosciuti. Il contributo dell’area ciclo idrico integrato al MOL di Gruppo è pari al 21,5%. Area ambiente Nel primo semestre il MOL dell’area ambiente, che include i servizi di raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti, è salito a 125,9 milioni di euro (+3,8%), rispetto ai 121,3 milioni al 30 giugno 2017. Un andamento positivo a cui hanno contribuito le iniziative volte al recupero di materia e all’efficienza energetica, con particolare riferimento alla piena attività di Aliplast, oltre all’ulteriore sviluppo di una puntuale e mirata azione commerciale volta ad ampliare il portafoglio clienti e il continuo presidio del mercato dei bandi di gara. Nel semestre si è riconfermato inoltre il trend positivo dei prezzi di trattamento dei rifiuti speciali, con una crescita a doppia cifra. In ulteriore aumento anche la raccolta differenziata che passa dal 58% del primo semestre 2017 al 60% al 30 giugno 2018, grazie ai numerosi servizi messi in campo. Il contributo dell’area ambiente al MOL di Gruppo è pari al 24%. Area energia elettrica Il MOL dell’area energia elettrica, che comprende i servizi di produzione, distribuzione e vendita di energia elettrica, passa dai 91,6 milioni del primo semestre 2017 agli 84,0 milioni del 30 giugno 2018, influenzato dai temporanei fermi di alcuni impianti per manutenzioni programmate. Il settore ha fatto registrare un’ulteriore crescita dei clienti in aumento di 82,8 mila unità (+8,9%) rispetto al primo semestre del 2017, arrivando a quota 1,01 milioni di clienti, nonché un incremento del 22,1% dei volumi venduti sia sul mercato libero sia sul mercato della salvaguardia. Un risultato di rilievo che si deve al rafforzamento continuo dell’azione commerciale e all’ampliamento della base clienti. Il contributo dell’area energia elettrica al MOL di Gruppo è pari al 16%. Dichiarazione del Presidente Esecutivo Tomaso Tommasi di Vignano “La semestrale conferma l’andamento di crescita ininterrotta del Gruppo Hera negli ultimi 15 anni, in linea con quanto previsto nel Piano industriale, nonostante una spesso difficile congiuntura macroeconomica. Ad oggi, l’incremento del margine operativo lordo ci consentirebbe di tagliare a fine 2018 il traguardo del miliardo di marginalità mentre gli utili maturati nei primi sei mesi, pari a 10,8 centesimi per azione, già coprono integralmente il dividendo per azione di 10 centesimi previsto dal Piano industriale per l’esercizio in corso. Numeri e prospettive che confermano ulteriormente la solidità del nostro modello multi-business e l’attenzione costante per i nostri azionisti”. Dichiarazione dell’Amministratore Delegato Stefano Venier “I risultati del primo semestre 2018 premiano ancora una volta la bontà delle scelte e delle azioni messe in campo sul piano operativo, fiscale e finanziario. La crescita interna, determinata anche dalle efficienze conseguite, ha portato il ROE al 10%. Risultati sostenuti anche da tutti gli indicatori quantitativi e di performance che mostrano un andamento positivo, con una base clienti energy in crescita di 110.000 unità in soli 12 mesi che ci porta a un passo dai 2,5 milioni di clienti. Tutti elementi che ci permettono di impegnarci ulteriormente su tutte le dimensioni delineate dal Piano industriale”. Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Luca Moroni, dichiara, ai sensi dell’articolo 154-bis, 2°comma del Testo Unico della Finanza, che l’informativa contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili. LaRelazione Finanziaria Semestrale e la relativa documentazione saranno a disposizione del pubblico nei termini di legge presso la Sede Sociale, sul sito internet new.gruppohera.it, nonché sul meccanismo di stoccaggio autorizzato 1Info (www.1info.it). Si allegano i prospetti contabili, estratti dal Bilancio Semestrale Consolidato Abbreviato al 30 giugno 2018, non soggetti a revisione contabile. CONTO ECONOMICO (MLN €) GIU-18 INC% GIU-17 INC.% VAR. ASS. VAR. % Ricavi 2.966,7 2.754,0 +212,7 +7,7% Altri ricavi operativi 209,8 7,1% 202,3 7,3% +7,5 +3,7% Materie prime e materiali (1.327,6) -44,7% (1.178,4) -42,8% +149,2 +12,7% Costi per servizi (1.031,6) -34,8% (981,7) -35,6% +49,9 +5,1% Altre spese operative (30,3) -1,0% (25,8) -0,9% +4,5 +17,5% Costi del personale (281,7) -9,5% (282,4) -10,3% -0,7 -0,2% Costi capitalizzati 18,3 0,6% 17,9 0,6% +0,4 +2,2% Margine operativo lordo 523,6 17,6% 505,9 18,4% +17,7 +3,5% Amm.ti e Acc.ti (250,0) -8,4% (243,7) -8,9% +6,3 +2,6% Margine operativo netto 273,6 9,2% 262,2 9,5% +11,4 +4,3% Gestione Finanziaria (39,2) -1,3% (45,9) -1,7% -6,7 -14,6% Risultato prima delle imposte 234,4 7,9% 216,3 7,9% +18,1 +8,4% Imposte (72,0) -2,4% (68,3) -2,5% +3,7 +5,4% Risultato netto 162,4 5,5% 148,0 5,4% +14,4 +9,7% Risultato da special item 4,8 0,2% - 0,0% +4,8 +100,0% Utile netto dell'esercizio 167,2 5,6% 148,0 5,4% +19,2 +13,0% Attribuibile a: Azionisti della Controllante 158,1 5,3% 141,0 5,1% +17,1 +12,1% Azionisti di minoranza 9,1 0,3% 7,0 0,3% +2,2 +30,9% STATO PATRIMONIALE (MLN €) 30/06/2018 INC.% 31/12/2017 INC.% VAR. ASS. VAR.% Attività immobilizzate nette 5.828,2 109,1% 5.780,6 110,5% +47,6 +0,8% Capitale circolante netto 84,2 1,6% 23,2 0,4% +61,0 +262,9% (Fondi diversi) (571,8) (10,7%) (574,9) (10,9%) +3,0 (0,5)% Capitale investito netto 5.340,6 100,0% 5.229,0 100,0% +111,6 +2,1% Patrimonio netto complessivo 2.715,6 50,8% 2.706,0 51,7% +9,6 +0,4% Indebitamento netto a lungo 2.847,4 53,4% 2.735,4 52,4% +112,0 +4,1% Posizione netta a breve (222,4) (4,2%) (212,4) (4,1%) (10,0) +4,7% Indebitamento finanziario netto 2.625,0 49,2% 2.523,0 48,3% 102,0 +4,0% Fonti di finanziamento 5.340,6 100,0% 5.229,0 100,0% +111,6 +2,1% 1H 2018 2018-07-30 Per ulteriori informazioni 1H 2018 La relazione semestrale consolidata al 30 giugno conferma la crescita degli indicatori economico-finanziari, già evidenziata nel primo trimestre dell'anno, e il positivo contributo delle aree di business, con particolare riferimento a gas e ambiente. Grazie alle efficienze conseguito un ROE al 10%. /-/il-cda-hera-approva-i-risultati-del-primo-semestre-2018 /documents/688182/3568995/Doc+1H.pdf/98cf435a-6038-07ec-dbdc-922edf609fdd?t=1589963316364 http://investornews.gruppohera.it/?n=56 Comunicato stampa Relazione finanziaria al 30/06/2018 Newsletter al 30/06/2018 centrata Il CdA Hera approva i risultati del terzo trimestre 2018
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23/07/2018

Hera, pagamenti sempre più smart: accordo con UniCredit per 6 milioni di conti digitali

Pagamenti digitali sempre più "smart". È l'obiettivo che il Gruppo Hera si è posto per continuare a migliorare e agevolare sempre più la relazione con i propri clienti. Un percorso articolato e sfidante nel quale la multiutility ha sottoscritto un accordo di collaborazione con UniCredit per lo sviluppo di un servizio di "Virtual Account", che favorirà una significativa semplificazione dei pagamenti e della relativa gestione contabile. In virtù di questo accordo, la banca ha generato 6 milioni di IBAN "virtuali" dedicati che Hera - prima società in Italia a farlo su larga scala - metterà a disposizione di ciascun cliente attraverso una comunicazione in bolletta, o in fattura. Il cliente potrà così pagare comodamente anche dal proprio internet banking, senza file, con riconoscimento automatico e univoco del pagamento. UniCredit provvederà poi all'accredito sul conto corrente della multiutility di tutti i bonifici in entrata, indipendentemente dalla tipologia e invierà all'azienda un rendiconto delle operazioni effettuate. Oltre al sistema di IBAN "virtuali", Hera sta sviluppando ulteriori metodi di pagamento mobile per i propri clienti, quali ad esempio i portafogli digitali, per rendere sempre più semplici, immediate e intuitive le transazioni. Hera si conferma così tra le società più attente e innovative nell'adozione di soluzioni avanzate di digitalizzazione, volte anche al costante miglioramento della customer experience. L'iniziativa rientra nel più ampio processo di digitalizzazione di infrastrutture e servizi che il Gruppo Hera ha avviato da tempo con l'intento, tra gli altri, di intercettare e soddisfare i bisogni di un pubblico sempre più "connesso" ed esigente. Un percorso in adesione agli obiettivi dell'Agenda Onu al 2030, ma anche in piena coerenza con la strategia dell'Unione europea per la creazione di un mercato unico digitale fondato su tre pilastri: migliorare l'accesso on-line di beni e servizi per consumatori e imprese, creare un contesto favorevole allo sviluppo di reti e servizi digitali, massimizzare il potenziale di crescita dell'economia digitale. "L'innovazione è uno dei cinque pilastri strategici su cui si fonda il piano industriale del Gruppo Hera - ha spiegato Stefano Venier, Amministratore Delegato di Hera -. Solo nel 2017 abbiamo investito 78 milioni di euro in progetti dedicati alla diffusione della digitalizzazione, in ambiti quali smart city, data analytics, business intelligence, Utility 4.0, economia circolare e customer experience. Siamo già l'utility più digitale tra le 13 prese in esame da un'indagine di Utilitatis, ma non ci basta. Il settore dei servizi è in continua evoluzione e deve fronteggiare, ogni giorno, un pubblico di nativi digitali che si affaccia al mercato con nuovi paradigmi e modalità di consumo. Le transazioni e le catene del valore si stanno spostando sempre più su canali smart ed è per questo che accordi come quello concluso con UniCredit sono determinanti per compiere un salto di qualità e intercettare i bisogni dei nostri clienti". "Siamo molto soddisfatti di avere portato sul mercato con Hera, per la prima volta su una scala così grande, un'innovazione di prodotto come Virtual Account che ottimizza per le aziende il processo di riconciliazione dei pagamenti, permettendo loro di ottenere dei tangibili vantaggi in uno degli aspetti fondamentali dell'attività di tesoreria" ha commentato Luca Corsini, Head of Global Transaction Banking di UniCredit. "L'accordo con Hera - ha proseguito - è il frutto di una consolidata relazione con la società, che ci ha recentemente visti al suo fianco anche nel primo green loan stipulato da una società italiana, e rappresenta un esempio concreto della capacità di UniCredit di cogliere le potenzialità offerte dalla digitalizzazione per offrire alla clientela soluzioni efficaci per le diverse esigenze legate ai pagamenti". intesa Hera - Unicredit 2018-07-23 L'intesa con UniCredit, prima nel suo genere in Italia, consentirà di mettere a disposizione di ciascun cliente della multiutility un IBAN "virtuale", favorendo una notevole semplificazione dei pagamenti e una maggiore efficienza nei costi. Per Hera l'iniziativa rientra nel più ampio processo di digitalizzazione dei servizi teso a fornire maggiori opportunità di pagamento al cliente e intercettare un pubblico sempre più "connesso" ed esigente intesa Hera - Unicredit news_hera_unicredit.1532354196.png
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02/07/2018

Emergenze, Hera firma con Lepida per l'uso della rete radiomobile ERretre

GH-Lepida_110 In caso di emergenza, l'ultima cosa che serve è una logica emergenziale. Ecco perché il Gruppo Hera, con Acantho - Digital Company del Gruppo, e Lepida hanno deciso di portarsi avanti, sottoscrivendo un importante accordo di collaborazione strategica in materia di protezione civile, che contribuisce a migliorare la messa in sicurezza dei territori di riferimento. Dando seguito a un protocollo d'intesa siglato in precedenza dalla Regione e dalla multiutility, l'accordo riguarda infatti il potenziamento della Rete Radiomobile Regionale (ERretre), la rete cellulare digitale basata sullo standard europeo TETRA che supporta tutti i servizi di emergenza, garantendo efficienza e sicurezza di comunicazioni dal cui esito dipende la salvaguardia del territorio e la sicurezza delle comunità locali. Grazie all'accordo, Hera metterà a disposizione di Lepida inizialmente tre suoi siti, presso i quali saranno installati ulteriori apparati radio che possano accrescere la rete ERretre e migliorarne l'efficienza. In particolare, i siti individuati sono tre serbatoi piezometrici localizzati a San Lazzaro di Savena nel bolognese, e ad Alfonsine e Cervia nel ravennate. A sua volta, la multiutility potrà utilizzare la rete ERretre a supporto dei propri servizi di emergenza, migliorando il flusso delle comunicazioni verso la Protezione Civile e altri enti. Sarà così possibile aumentare il livello complessivo di integrazione funzionale fra tutti gli attori che sul territorio sono preposti, a vario titolo, a fronteggiare situazioni critiche. Un ruolo chiave è stato giocato da Acantho, Digital Company del Gruppo Hera, che ha lavorato per porre le premesse alla firma dell'accordo e fornirà i terminali radio a standard TETRA necessari per usare la rete ERretre. Da sempre impegnato nella collaborazione con gli enti pubblici di riferimento, il Gruppo Hera conferma così la propria storica vocazione al continuo miglioramento del proprio operato. L'intesa con Lepida, più precisamente, si inscrive a pieno titolo nel quadro di una programmazione di medio e lungo periodo grazie alla quale la multiutility, anche a fronte di situazioni particolarmente critiche come gli eventi siccitosi del 2017 o il maltempo in appennino dell'inverno appena trascorso, punta a garantire qualità e continuità dei servizi erogati, nell'interesse dell'ambiente e delle comunità locali. GH-Lepida_870 20180702_Hera_firma_con_Lepida_per_l_uso_della_rete_radiomobile_ERretre_BO.1563280698.pdf 2019-07-16 GH_Lepida_870.1563280631.png Al via una collaborazione strategica che punta ad aumentare la resilienza del territorio regionale in materia di protezione civile: la multiutility potrà infatti utilizzare la rete radiomobile regionale ERretre a supporto dei propri servizi di emergenza, mettendo a disposizione di Lepida già tre dei suoi siti per la realizzazione di altre installazioni radio, a ulteriore consolidamento della rete esistente. Tra questi il serbatoio piezometrico di San Lazzaro di Savena nel bolognese Approfondisci Acantho
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27/06/2018

Gruppo Hera e Open Fiber: dopo Imola, si estende anche a Modena lo sviluppo della banda ultra larga

Hera-Open Fiber_110 Open Fiber e Gruppo Hera hanno firmato due contratti per l'ulteriore sviluppo dell'infrastruttura in fibra ottica che consenta velocità di connessione fino a 1 Gbps (1000 Megabit al secondo) nei comuni di Modena e Imola. Sono questi i primi risultati raggiunti nell'ambito dell'accordo di collaborazione siglato lo scorso ottobre dalle due società, con il quale erano già stati fissati i presupposti per l'intervento strutturale di Imola, ora definito in tutte le sue parti, nonché per lo sviluppo di nuove sinergie estese nel frattempo anche a Modena. La società compartecipata da Enel e Cassa Depositi e Prestiti potrà quindi contare sulla capillarità ed efficienza di complessivi 300 chilometri di infrastrutture di rete (150 per Comune), gestite sui territori dalla multiutility, per le attività di posa della banda ultra larga nei comuni di Modena e Imola. Il piano di sviluppo di Open Fiber a Imola prevede un investimento di circa 8,5 milioni di euro per la copertura delle città entro 18 mesi dall'avvio dei lavori. I primi cantieri sono stati aperti lo scorso autunno. In totale saranno cablate quasi 25.000 unità immobiliari, attraverso circa 10.000 chilometri di fibra. La convenzione con il Comune di Imola stabilisce le modalità di scavo e ripristino per la posa della fibra ottica, come previsto dal decreto ministeriale del 2013. Il contratto firmato con il Gruppo Hera costituisce una tappa fondamentale e indispensabile per la finalizzazione della convenzione con il Comune di Modena, con cui sono in corso contatti e incontri istituzionali per definire i dettagli del progetto sulla città. Grazie alla collaborazione con il Gruppo Hera, gestore dei servizi a rete sul territorio, Open Fiber utilizzerà ove possibile cavidotti e infrastrutture di rete sotterranee già esistenti per limitare il più possibile l'impatto degli scavi sul territorio e gli eventuali disagi per la comunità. L'obiettivo è di ottimizzare le modalità e i tempi di lavoro, oltre alle relative autorizzazioni e all'attuazione del piano dei lavori. L'accordo tra Open Fiber e il Gruppo Hera per i due territori prevede una concessione per l'utilizzo delle infrastrutture di rete della durata di vent'anni, prorogabile eventualmente per altri venti, oltre al contributo tecnico da parte delle professionalità della multiutility per la realizzazione del progetto. "Oggi sigliamo un contratto strategico per il nostro piano di sviluppo - ha spiegato l'Ing. Guido Garrone, Direttore Network & Operations di Open Fiber - che ci consentirà di cablare capillarmente, ma in maniera poco invasiva, le città di Imola e Modena. Il riutilizzo delle infrastrutture esistenti è un elemento fondamentale per la nostra azienda, perché ci consente di accelerare la realizzazione della rete senza eccessive conseguenze per la viabilità cittadina. Ringrazio il Gruppo Hera per la costante e proficua collaborazione, che speriamo di estendere presto ad altre città dell'Emilia Romagna". "Le società di servizi sono per natura soggetti abilitanti dello sviluppo del territorio, uno sviluppo che passa anche attraverso la creazione di sinergie che favoriscano un uso efficiente delle risorse - ha spiegato il Presidente Esecutivo del Gruppo Hera, Tomaso Tommasi di Vignano -. Siamo per questo soddisfatti di essere riusciti a dare subito concretezza all'accordo di collaborazione con Open Fiber attraverso due contratti che, da un lato porteranno alla realizzazione di un servizio molto importante per i cittadini di Modena e Imola, e dall'altro determineranno una tutela ulteriore per il territorio anche in termini di recupero del suolo". Hera-Open Fiber_870 20180627_Accordo_Open_Fiber_Hera_per_Modena_e_Imola.1530090721.pdf 2018-06-26 hera_openfiber870.1508422579.1530018744.jpg Entra nel vivo l'accordo di collaborazione, tra le due società, con la firma di nuovi contratti per l'utilizzo delle infrastrutture di rete gestite dalla multiutility nei territori serviti Approfondisci Hera-Open Fiber_110
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21/06/2018

Hera investe nel futuro: 50 nuove Borse di studio per i figli dei dipendenti, 10 a sostegno di esperienze all'estero

borsestudio_110 L'impegno del Gruppo Hera a sostegno dei figli dei dipendenti in età scolare si rinnova e arricchisce anche per il 2018. Alle 40 Borse di studio destinate per il secondo anno di fila agli studenti universitari più meritevoli, infatti, se ne sono aggiunte quest'anno altre 10 rivolte ad alunni di scuola superiore, che potranno partecipare a esperienze all'estero nell'ambito di una collaborazione con la Fondazione Intercultura. L'iniziativa, lanciata con l'intento di premiare il merito scolastico secondo principi di equità e meritocrazia, nonché la capacità di mettersi in gioco già dal percorso educativo, è giunta oggi a compimento con la consegna dei premi nel corso di una cerimonia tenutasi a Bologna, in Spazio Hera, alla presenza del Presidente Esecutivo, Tomaso Tommasi di Vignano. I quaranta universitari più meritevoli sono stati individuati sulla base di una graduatoria di eccellenza stilata secondo i seguenti parametri: allineamento al piano di studi dell'anno accademico 2016-2017, numero di crediti raggiunti e media degli esami superati nel corso dell'anno. Le domande pervenute all'azienda sono state più di 170 (oltre il doppio di quelle dello scorso anno). Ad ognuno dei 40 premiati (laureati e laureandi in discipline quali economia, ingegneria, scienze umanistiche, medicina) è stata consegnata una Borsa di studio individuale del valore di 750 euro, per un totale di 30.000 euro investiti dalla società. Tra i vincitori anche studenti impegnati in percorsi all'estero: un modo per sostenere una scelta di vita più complessa e stimolare la creazione di valore, determinata dall'acquisizione di esperienze maturate in contesti diversi. Per gli studenti di scuola superiore, invece, la selezione è stata interamente curata dagli esperti di Intercultura e si è composta di prove attitudinali, colloqui individuali e di gruppo, un incontro con la famiglia e la verifica dello stato di salute. Ai 10 vincitori è stata assegnata una Borsa di 2.000 euro che contribuirà alle spese per la partecipazione a percorsi di studio all'estero di un mese in Europa (Regno Unito, Finlandia e Danimarca le mete più gettonate), America (Washington la destinazione preferita) e Sudamerica (Argentina). Questa è solo l'ultima delle iniziative di sostegno all'istruzione ricomprese nel piano welfare aziendale "HExtRA" che, nel 2017, hanno visto l'azienda investire una quota di rilievo. Una risposta importante a una priorità individuata dai dipendenti del Gruppo - anche da chi non ha figli - che reputano un valore chiave l'impegno aziendale per lo sviluppo delle nuove generazioni. Un'attenzione che si traduce anche in un'ulteriore leva a favore della crescita del territorio in cui Hera opera e che si sostanzia nel supporto a percorsi di studio multidisciplinari, non strettamente legati ai business di riferimento della società, ma volti a contribuire alla creazione di un sistema sempre al passo con un contesto in continua evoluzione. "Il nostro impegno nel welfare si fonda sulla convinzione che ogni società debba avere a cuore il benessere individuale e familiare delle proprie persone sotto il profilo economico e sociale - è il commento del Presidente Esecutivo, Tommasi di Vignano -. Un sistema che consente di innescare un circolo virtuoso che genera valore non solo per il singolo individuo, ma anche per l'azienda che potrà contare su personale sempre più motivato. L'istruzione, in tal senso, costituisce da sempre una voce di rilievo dell'intero piano welfare. Solo nel 2017 ha rappresentato più del 15% dei 3,3 milioni di euro fruiti dai dipendenti nell'ambito di HExtRA, piano che lo scorso anno ha fatto registrare un'adesione del 98% su una popolazione aziendale di circa 9.000 persone". "HExtRA" il piano di welfare del Gruppo Hera A luglio 2016, il Gruppo Hera ha lanciato "Hextra", piano integrato di welfare aziendale che valorizza le iniziative esistenti armonizzandone l'applicazione su tutti i territori in cui la multiutility opera. Un sistema unico per tutte le sue società ma personalizzabile: la peculiarità infatti è la quota flessibile che può essere allocata a piacere dal singolo lavoratore, che deciderà sulla base delle sue esigenze personali e familiari. La somma prevista per il 2018 è di 385 euro (360 euro nel 2017). Tra le novità introdotte negli ultimi anni, l'estensione anche ai dipendenti a tempo determinato in azienda da almeno sei mesi, prevista già lo scorso anno, e la possibilità, inserita in occasione del rinnovo del CCNL Integrativo di Gruppo, di convertire parte del premio di risultato in servizi alla persona. borsedistudio_870 20180621_CS_Borse_di_studio_figli_dei_dipendenti.1529572974.pdf 2018-06-21 Per saperne di più borsedistudio_870.1529917254.jpg Alle 40 Borse da 750 euro assegnate, per il secondo anno di fila, agli studenti universitari più meritevoli se ne aggiungono 10 da 2.000 euro rivolte agli alunni di scuola superiore per la partecipazione a esperienze di studio con Intercultura. L'iniziativa, per un investimento complessivo di 50.000 euro, rientra nell'ambito di "HExtRA", piano welfare della multiutility Approfondisci borsestudio_110
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04/06/2018

Sostenibilità, a Bologna il convegno di Hera per ripensare lo sviluppo

Jeffrey_Sachs_110 Fra gli ospiti del convegno, è intervenuto anche il prof. Jeffrey Sachs, della Columbia University, che ha avuto un ruolo importante nell'elaborazione dei Sustainable Developments Goals individuati dall'Agenda ONU al 2030, verso i quali lo stesso Gruppo Hera già da tempo ha orientato il proprio impegno sul fronte della sostenibilità. Nel proprio bilancio di sostenibilità, infatti, la multiutility rendiconta il valore condiviso, cioè la quota di margine operativo lordo derivante da attività che generano margini operativi per l'azienda e rispondono anche a 10 dei 17 obiettivi di sostenibilità indicati nell'Agenda Globale. Tale quota, in aumento del 10% rispetto al 2016, si è attestata nel 2017 a 329 milioni di euro (1/3 del Mol complessivo) e l'obiettivo è portarla al 40% del Mol per il 2021, contribuendo così sempre di più ai bisogni del territorio servito e alle sfide per il cambiamento. Ingenti, peraltro, gli investimenti già stanziati, che nel solo 2017 hanno contribuito allo sviluppo del valore condiviso per 200 milioni di euro, dunque in misura pari al 41% del totale. Fra gli interventi principali si segnala la realizzazione a Sant'Agata Bolognese di un importante impianto per la produzione di biometano dalla frazione organica dei rifiuti. A questo si aggiungono lo sviluppo del riciclo dei rifiuti attraverso le società Aliplast e Waste Recycling, altrettanto fondamentali in una logica di compiuta attuazione dell'economia circolare. Completano il quadro il potenziamento del servizio di depurazione delle acque reflue, la digitalizzazione dei servizi in ottica utility 4.0 e, infine, gli investimenti in innovazione per rendere le reti sempre più smart. Del resto, nella nuova edizione del bilancio di sostenibilità, che da quest'anno offre anche utili spunti di riflessione sullo scenario nazionale e internazionale, il valore condiviso è diventato il vero e proprio fulcro attorno al quale Hera organizza tutti i contenuti del documento, in modo tale da evidenziare il contributo che le diverse attività forniscono alla sua generazione. Le informazioni riportate nel bilancio sono così suddivise in tre ambiti principali: uso intelligente dell'energia, uso efficiente delle risorse, innovazione e contributo allo sviluppo del territorio. Valore condiviso al centro del bilancio di sostenibilità 2017 https://www.youtube.com/watch?v=TBSTT8thETk#prettyPhoto 20180604_convegno_Hera_ecosistema_e_sua_unitariet_una_sfida_per_il_futuro_sostenibile.1528104246.pdf 2018-06-04 Scopri di più valore_condiviso_870x320_ita.1528127329.jpg In occasione della Settimana Europea per lo Sviluppo Sostenibile, la multiutility rilancia il dibattito sulle sfide che attendono azienda, Paese e comunità internazionale, e illustra gli ottimi risultati emersi dal proprio bilancio di sostenibilità, con quasi 2 miliardi di euro distribuiti da Hera nel solo 2017 a stakeholder e fornitori del territorio. Fra gli ospiti anche il prof. Jeffrey Sachs, uno dei fautori degli obiettivi di sostenibilità dell'ONU, ai quali solo l'anno scorso Hera ha contribuito con circa 330 milioni di euro di Mol a valore condiviso Per approfondire Jeffrey_Sachs_110
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18/05/2018

Hera, insieme a 20 Onlus, 'Cambia il finale' a oltre 134.500 beni ingombranti

Cambia il finale 6.773 ritiri, di cui quasi l'80% gratuiti a domicilio, per un totale di 134.564 elettrodomestici e arredi usati ma in buono stato cui è stata data un'opportunità di riutilizzo; sono i traguardi 2017 di 'Cambia il Finale', il servizio di Hera attualmente attivo in 80 comuni emiliano-romagnoli, realizzato, a partire dal 2014, in collaborazione con Last Minute Market e 20 Onlus locali, cinque delle quali operano nel bolognese. Cifre di tutto rispetto, se si pensa che corrispondono a oltre 584 tonnellate di ingombranti sottratti allo smaltimento, in un'ottica di sostenibilità ambientale e attenzione al sociale. L'iniziativa, infatti, si propone di dare nuova vita ai beni ingombranti, in prevalenza mobili ed elettrodomestici, ma anche indumenti e giocattoli, non più usati dai proprietari e ancora utilizzabili. Si alimenta, così, un circuito virtuoso e solidale del riuso, in linea con i principi dell'economia circolare che Hera ha fatto propri. Il valore sociale di questo progetto è reso ancora più importante dalla presenza e dall'attività svolta dagli enti no profit locali, che ne sono partner. Nel 2017 le 20 onlus che partecipano all'iniziativa hanno coinvolto un totale di 1.117 volontari e permesso 360 inserimenti lavorativi di soggetti svantaggiati, di cui un centinaio coinvolto direttamente in 'Cambia il finale'. Indiscutibili, inoltre, i benefici ambientali: favorendo il riutilizzo, infatti, si contribuisce ad allungare la vita agli oggetti, prevenendo la produzione di rifiuti e contrastando il fenomeno degli abbandoni degli ingombranti su suolo pubblico. Dall'avvio, nel marzo 2014, il progetto ha consentito di "cambiare il finale" a oltre 2.500 tonnellate di materiali, di cui quasi 1.800 avviate al riuso. Non solo ingombranti: nel bolognese raccolti circa 3.000 oggetti Nell'area di Bologna 'Cambia il finale' riafferma il proprio successo: nel 2017 ha permesso di raccogliere circa 3.000 tra mobili, elettrodomestici e altri oggetti, pari a oltre 73 tonnellate, di cui quasi 43 avviate al riuso. Le 5 Onlus partner sul territorio bolognese sono l'Opera di Padre Marella di Bologna e di San Lazzaro, Piazza Grande di Bologna, le cooperative sociali la Fraternità, di Ozzano Emilia, e Martin Pescatore, di Monte San Pietro. Per questo servizio, nel corso del 2017, le onlus hanno ricevuto complessivamente 1.832 telefonate, con una media di 152 telefonate al mese, ed effettuato un totale di 590 operazioni di ritiro, di cui 221 a domicilio e a titolo gratuito. Come funziona 'Cambia il finale' Com'è noto, telefonando al Servizio Clienti Hera al numero 800.999.500 (gratuito da rete fissa e mobile, attivo dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 22 e il sabato dalle 8 alle 18) è possibile fissare un appuntamento per il ritiro gratuito a domicilio degli ingombranti. Gli operatori del Servizio Clienti si assicurano di domandare al cittadino informazioni relative allo stato dei beni ingombranti oggetto della telefonata. Se gli oggetti di cui si vuole liberare sono ancora in buone condizioni, il cliente riceve i riferimenti per contattare le Onlus del suo territorio che partecipano a 'Cambia il Finale' e che sono disponibili a ritirare gratuitamente a domicilio tali beni, proprio come farebbe Hera, ed avviarli a riutilizzo. L'iniziativa non si limita ai soli ingombranti: è possibile, infatti, donare alle Onlus anche oggetti meno voluminosi, come indumenti, soprammobili, libri, giocattoli, elettrodomestici di piccole dimensioni ancora funzionanti. Nel caso, invece, in cui il mobile, l'elettrodomestico o l'oggetto non siano più riutilizzabili, il Servizio Clienti di Hera fornisce indicazioni per la loro consegna alla stazione ecologica più vicina; oppure, nei comuni dove è attivo il servizio di ritiro gratuito a domicilio dei rifiuti ingombranti, fissa un appuntamento con il cliente. Un nuovo approccio al concetto di rifiuto 'Cambia il finale' rientra in un'ottica di economia circolare. E' in linea, infatti, con le più recenti norme in materia ambientale, che mettono al primo posto il contenimento della produzione dei rifiuti e il loro riutilizzo, passando da un modello lineare (produci, usa e getta) a un nuovo sistema circolare e virtuoso, come quello del riciclo e del riuso, nel quale i rifiuti si convertono in risorse. Con questo progetto Hera intende anche promuovere l'attività di quegli enti no profit che, attraverso il recupero dei beni non più utilizzati dai cittadini, perseguono un obiettivo di responsabilità sociale, generando benefici sia per i propri membri sia per tutta la comunità. 'Cambia il finale' contribuisce, infatti, a valorizzare e sostenere il personale svantaggiato che le onlus locali impiegano per lo svolgimento dell'attività, attraverso la stipula di accordi con i Comuni, le Aziende Sanitarie, l'Autorità Giudiziaria e i centri di ascolto/assistenza per l'inserimento sociale di persone in difficoltà, attraverso l'utilizzo, ad esempio, di borse lavoro, tirocini formativi, reinserimenti lavorativi. Oltre a ciò, questo progetto ha il pregio di promuovere la partecipazione diretta o indiretta dei cittadini ad attività di volontariato. Ulteriori informazioni sull'iniziativa sono disponibili sul sito all'indirizzo: www.gruppohera.it/cambiailfinale Le associazioni di 'Cambia il finale' che operano nel territorio di Bologna · Associazione Amici di Piazza Grande Onlus: via Stalingrado, 97/2 - 40128 Bologna; tel. 051.0395825. · Fraternità Cristiana Opera di Padre Marella pronto soccorso sociale: via del Lavoro, 13 - 40127 Bologna; tel. 051.244345. · Fraternita' Cristiana Opera Padre Marella Citta' Dei Ragazzi: Via dei Ciliegi, 6 - 40068 San Lazzaro di Savena (BO); tel. 051.6258776 · La Fraternità Cooperativa Sociale Onlus: via Galileo Galilei, 24 - 40064 Mercatale di Ozzano dell'Emilia (BO); tel. 051.6515236. · Il Martin Pescatore Cooperativa Sociale Onlus: via Bonfiglioli, 13 - 40050 Calderino di Monte San Pietro (BO); tel. 333.6590785 Cambia il finale 20180518_Cambia_il_finale.1526637055.pdf 2018-05-18 Per saperne di più Cambiailfinale_870.1526628915.png Il progetto vuole dare nuova vita agli oggetti ancora utilizzabili e favorire un circuito del riuso virtuoso e solidale. Ottimi i risultati nel 2017: oltre 866 tonnellate di ingombranti raccolti di cui oltre 584 avviate al riuso, 20 onlus partner di Hera, circa 100 soggetti svantaggiati direttamente coinvolti. Oltre 73 tonnellate raccolte, pari a circa 3.000 oggetti, solo nell'area di Bologna Cambia il finale

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26/06/2024

Servizi ambientali sempre più sostenibili: a Bologna arriva il primo mezzo pesante totalmente elettrico per la raccolta dei rifiuti

Il veicolo è appena entrato in funzione nel centro storico della città: è il primo nel suo genere in Italia

19/06/2024

Al primo posto nell’ESG Identity Corporate Index 2024

Per il quarto anno consecutivo siamo sul podio della classifica generale dell’indice che premia le aziende italiane che si distinguono per l’integrazione dei fattori ESG nella propria governance

14/06/2024

Nuovo record per Il Rifiutologo: la guida digitale ai servizi ambientali ha raggiunto 1 milione e 217mila download

Nel 2023 le sessioni sono state oltre 6 milioni e 700mila e gli utenti attivi che hanno utilizzato l’app nel 2023 più di 500mila. Modena e Bologna sono in testa nell’uso del servizio, ora spiegato anche attraverso un tutorial su Youtube

28/05/2024

Cerchiamo oltre 50 nuove figure professionali per supportare i clienti nella transizione energetica

Crescere professionalmente in una realtà aziendale in pieno sviluppo; è questa, in sintesi, l’opportunità che proponiamo avviando una capillare attività di ricerca e selezione di talenti, a livello nazionale. 

22/05/2024

Chiusura anticipata di alcuni Sportelli Clienti nella giornata del 22 maggio

20/05/2024

Gruppo Hera: stupore per le affermazioni dei sindacati a fronte dell’indisponibilità agli incontri proposti dall’azienda

La multiutility risponde alle dichiarazioni di Fp e Filctem Cgil​​​​​​​

17/05/2024

Al via la #GMMCHALLENGE, la sfida green che regala alberi al pianeta

È rivolta a bambini, famiglie, scuole e gruppi di amici. Dal 20 maggio al 30 giugno, 600 buone azioni quotidiane per l’ambiente faranno “vincere” un bosco di 300 alberi

14/05/2024

Il CdA del Gruppo Hera approva i risultati del primo trimestre 2024

La relazione trimestrale consolidata al 31 marzo evidenzia un miglioramento dei principali indicatori economico-finanziari ​​​​​​​

10/05/2024

Fibra di carbonio riciclata nel cuore della Motor Valley: il Gruppo Hera e Visa Cash App RB Formula One Team spingono sull’acceleratore della transizione ecologica

Avviato un progetto all’avanguardia per utilizzare fibra di carbonio riciclata per la produzione della vettura di F1 di VCARB

07/05/2024

Nel 2023 oltre 2,3 miliardi di euro per i territori

Nel bilancio di sostenibilità 2023 rinnoviamo l’impegno per una transizione giusta, puntando l’attenzione sulla neutralità di carbonio, la rigenerazione delle risorse, la resilienza e l’innovazione. ​​​​​​​

04/05/2024

Avviso per lunedì 6 maggio

Comunicazione chiusura Sportello Clienti e Stazioni ecologiche

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24/07/2020
Rimini: completate le vasche sotterranee a Piazzale Kennedy, da oggi interamente riaperto al pubblico

Dopo mesi di incessante lavoro, è stato ultimato un altro tassello del Piano di Salvaguardia della Balneazione, l’imponente opera idrica che eliminerà gli scarichi a mare. Sotto ai nuovi belvedere, due vasche grandi quanto 20 piscine olimpioniche vigilano sul sistema fognario

Il 6 giugno 2011, un violento temporale su Rimini causò gravi danni agli scarichi fognari della città. Per una comunità votata da decenni al turismo estivo, risolvere questo problema ed evitare ricadute ambientali come l’inquinamento delle acque, era un’assoluta priorità. Il mare, infatti, non è solo un prezioso strumento per il traino dell’economia, ma anche e soprattutto parte dell’identità romagnola. Oggi, cittadini e turisti non devono più temere gli acquazzoni improvvisi, perché in pieno centro, sotto a una terrazza vista mare, c’è una grande opera ingegneristica che veglia sul sistema fognario riminese. Fa parte del Piano di Salvaguardia della Balneazione (PSBO), una specie di “gigante buono” che rappresenta la più grande opera di risanamento idrico in corso in Italia e una delle più importanti in Europa, segnalata anche dall’ONU per il suo ruolo a difesa dell’ambiente marino. 


Dopo quel nubifragio, noi del Gruppo Hera abbiamo raccolto l’appello alla tutela ambientale e, attraverso un imponente lavoro fatto insieme a Comune di RiminiRomagna Acque e Amir, siamo riusciti a dimostrare che tenere pulito il mare, garantendo la sua balneabilità, era sì un’impresa complessa, ma non impossibile. Il PSBO è una grande maratona suddivisa in 14 “tappe”, tra le quali c’è anche l’eliminazione di 11 scarichi a mare. Frutto di un investimento di 154 milioni di euro, con 130 persone al lavoro ogni giorno e 45 km di nuove condotte fognarie, è partito nel 2013 con interventi che, negli anni successivi, hanno portato, per esempio, al rimodellamento della fognatura di Rimini Isola (2014), al raddoppio del Depuratore di Santa Giustina (2015) e alla separazione delle reti fognarie di Rimini Nord, che ha permesso la chiusura di 4 dei 6 scarichi presenti in quella porzione di città.

La fase più importante dell’intera opera è iniziata nel 2016 in Piazzale Kennedy, cuore pulsante non solo della socialità rivierasca ma anche dell’intero PSBO, con la realizzazione di due vasche grandi quanto 20 piscine olimpioniche, posizionate fino a 40 metri di profondità, che ha comportato scavi per 70 mila metri cubi. Una vasca, dalla capacità di 14 mila metri cubi, raccoglie le acque di prima pioggia, mentre l’altra, da 25 mila metri cubi, trattiene e “immagazzina” temporaneamente le acque bianche, che possono essere inviate all'impianto di depurazione oppure indirizzate al mare in caso di piogge di forte intensità. In presenza di fenomeni meteorologici di media portata, le vasche si riempiono in 70 minuti, che possono diventare 30 in caso di acquazzoni particolarmente forti. Grazie a un meccanismo di ventilazione forzata (con abbattimento per mezzo di filtri a carboni attivi), è stato risolto il problema del cattivo odore. A tutela delle nostre spiagge, infine, sono stati recuperati, in un’ottica di economia circolare, oltre 21 mila metri cubi di sabbia di ottima qualità, già utilizzati per il ripascimento dei litorali riminesi.


Ora che, dopo mesi di lavoro, questo fondamentale tassello del PSBO è completo, a “coprire” la complessa struttura sotterranea ci sono i due nuovi belvedere di Piazzale Kennedy, il cui aspetto architettonico è stato progettato dallo Studio Mijic di Rimini, il primo già aperto al pubblico a luglio 2019 e l’altro restituito oggi ai cittadini.

Il progetto di Piazzale Kennedy è il risultato di un grande lavoro coordinato da HERAtech e fatto non solo insieme a Comune, Romagna Acque, Amir e alle 38 imprese impiegate, ma anche a tutti gli operatori turistici della zona e ai cittadini, che hanno sopportato mesi di disagi in una zona cosi centrale di quella città che, da oltre 60 anni, è la cartolina vacanziera di milioni di turisti, sia italiani che esteri. A oggi, sono oltre 5 mila i metri quadrati di costa “liberata” dal divieto di balneazione, per un cantiere terminato ormai al 90%. Entro il 2024, saranno eliminati tutti gli 11 scarichi a mare.

Le fasi più importanti del Piano di Salvaguardia della Balneazione di Rimini

  • 2013: Inizio dei lavori del PSBO
  • 2014: Risanamento fognario di Rimini Isola
  • 2015: Raddoppio del Depuratore di Santa Giustina
  • 2016: Avvio del cantiere in Piazzale Kennedy

    Altri interventi eseguiti in questi anni: 
    1. 
    Collaudo della Dorsale Nord
    2. Realizzazione della vasca ospedale
    3. Riconversione del Depuratore di Rimini Marecchiese
    4. Realizzazione del primo e secondo stralcio della Dorsale Sud
    5. Tombamento del Canale Ausa
    6. Separazione delle reti fognarie a Rimini Nord
     
  • Luglio 2019: Completamento del primo belvedere in Piazzale Kennedy
  • Luglio 2020: Completamento del secondo belvedere e riapertura totale di Piazzale Kennedy

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