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25/07/2022

Siamo la prima quotata italiana certificata da Bureau Veritas per l’economia circolare

Abbiamo ottenuto da Bureau Veritas Italia, la multinazionale leader nel settore delle certificazioni, per i nostri progetti di economia circolare il certificato rispetto allo standard AFNOR XP X30-901, il primo rilasciato a una multiutility italiana. La norma francese AFNOR XP X 30-901 costituisce a oggi il principale riferimento internazionale per l’implementazione di un sistema di gestione per progetti in ambito economia circolare. Questo modello, infatti, è un punto di riferimento per tutte le aziende che, volendo adottare soluzioni circolari all’interno dei propri sistemi produttivi, necessitano di una guida certificabile sulla quale basarsi. La certificazione a fronte dello standard AFNOR favorisce la standardizzazione delle metodologie aziendali per la gestione dei progetti attraverso l’adozione di uno strumento concreto per effettuare una loro analisi critica in relazione alle aree di azioni e alle dimensioni ambientale, sociale ed economica. In particolare, si basa su una matrice che intreccia le 3 dimensioni classiche della sostenibilità (ambiente, economia, società) con le 7 aree d’azione dell’economia circolare (Approvvigionamenti sostenibili, Progettazione ecocompatibile, Simbiosi industriale, Economia dei servizi, Consumi responsabili, Estensione della vita utile di prodotto, Gestione efficiente dei prodotti e materiali). Abbiamo implementato un sistema di gestione dei nostri progetti di economia circolare e impostato secondo questa matrice i seguenti tre: il progetto “HOVE” per trasformare gli oli vegetali esausti raccolti sui territori in biocarburante; il progetto di integrazione dei criteri di circolarità in ambito approvvigionamenti e il progetto di riuso delle acque reflue depurate. Bureau Veritas Italia è stata dunque chiamata ad analizzarli nel dettaglio e ha attestato la rispondenza del nostro sistema di gestione per i progetti di economia circolare secondo lo standard AFNOR. Per ulteriori informazioni Leggi il comunicato Visita il sito web di Bureau Veritas Italia BV-logo_870.png Si è concluso con successo il nostro percorso di certificazione da parte della multinazionale leader nel settore Bureau Veritas, a riconferma dell’impegno profuso dal Gruppo negli anni con numerosi progetti e iniziative a favore dell’economia circolare BV-logo_110.png
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25/07/2022

Siamo primo sponsor di Pesaro Capitale italiana della cultura 2024

Siamo il primo official sponsor e main partner del Comune di Pesaro verso la Pesaro 2024 - Capitale italiana della cultura. La nomina a Capitale italiana della Cultura, a cura del Ministero dei Beni Culturali e di una commissione di esperti, rappresenta un importante riconoscimento e ha come obiettivo quello di promuovere i beni culturali e paesaggistici e migliorare i servizi delle città. Questa iniziativa si inserisce all’interno del percorso di vicinanza e radicamento che, nel corso degli anni, ci ha visti sempre più attivi sul territorio marchigiano, attraverso Marche Multiservizi e Hera Comm Marche. Oltre ai servizi idrico, ambiente ed energy (con una ventina di sportelli commerciali a disposizione dei 170 mila clienti), sono numerose le imprese del territorio che supportiamo nel trattamento dei rifiuti industriali: un impegno che si è andato recentemente a rafforzare grazie alle partecipazioni nelle società marchigiane SEA (entrata nel Gruppo Herambiente) e Macero Maceratese. Ora, al fianco della città di Pesaro contribuiremo allo sviluppo del territorio per sostenere le iniziative, i progetti e le manifestazioni che il Comune promuoverà nel suo percorso verso ‘Capitale Italiana della Cultura 2024’ e che, in coerenza con la nostra mission, incentivano le tematiche legate all’ambiente e alla sostenibilità. Per ulteriori informazioni Vista il sito Pesaro 2024 Hera per Pesaro 2024_110.jpg Abbiamo confermato il nostro impegno per lo sviluppo e la crescita dei territori, anche nel segno della cultura e della sostenibilità Hera per Pesaro 2024_110 .jpg
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08/07/2022

Costruire il futuro si può, ma insieme

Insieme si può fare di più e meglio. Da tempo, è questo il pensiero che lega le nostre attività realizzate in collaborazione con le comunità locali. Cittadini, istituzioni, dipendenti, enti no-profit e imprese dei territori serviti, infatti, sono compagni importanti della strada che stiamo percorrendo per rendere l’ambiente ancora più resiliente, sostenibile e capace di governare le sfide e le complessità più urgenti e di anticipare quelle che verranno. Sono così tanti i progetti, gli impegni e soprattutto gli obiettivi fissati, che abbiamo scelto di rendicontarli in modo sistematico nel report tematico di sostenibilità “Costruire insieme il futuro”, giunto alla sua quinta edizione e dedicato appunto alle iniziative in cui le comunità locali assumono un ruolo attivo e partecipativo. Già online, il report sarà presto disponibile agli sportelli clienti. Circolarità per l’ambiente e il territorio: il riuso solidale Le risorse sono preziose e finite. Tra i progetti dedicati al recupero dei beni c’è Cambia il finale, il progetto per l’avvio al riuso di ingombranti dismessi ma ancora in buono stato: soltanto nel 2021 sono state avviate al riuso oltre 600 tonnellate di questi beni, mentre da inizio progetto il dato sale a 4.200 tonnellate. CiboAmico permette quotidianamente di donare a persone in stato di necessità i pasti completi e intatti provenienti da sei nostre mense aziendali. Nel 2021 ne sono stati recuperati oltre 9.700 e 120 mila complessivamente da inizio progetto. Con FarmacoAmico, invece, al quale collaborano oltre 160 farmacie attive sul territorio da noi servito, sono state avviate a riuso nel 2021 55 mila confezioni intatte di farmaci non ancora scaduti (400 mila da inizio progetto). L’attività, lo scorso anno, ha permesso il recupero di medicinali per un valore complessivo di circa 717 mila euro (4,7 milioni di euro da inizio progetto). Queste iniziative contribuiscono anche a sostenere realtà locali e valorizzare il personale svantaggiato impegnato per lo svolgimento delle varie attività, e sono realizzate grazie alla fondamentale collaborazione dei cittadini e con il supporto di Last Minute Market, società spin off accreditata dell’Università di Bologna, insieme a enti no profit che operano sui vari territori. Imprese e multiutility del territorio per vincere la partita della sostenibilità Tutte le realtà imprenditoriali, piccole e grandi, giocano un ruolo fondamentale per la transizione verso uno sviluppo più sostenibile. Proseguono le partnership attivate con McDonald’s per aumentare la raccolta differenziata dei rifiuti riciclabili e migliorarne la qualità (30 ristoranti coinvolti in 14 comuni) e con Camst per collaborare su progetti di economia circolare e sostenibilità ambientale anche attraverso approcci innovativi nel rapporto tra azienda e clienti (attivato il riciclo degli oli vegetali in 62 ristoranti). Con l’Aeroporto di Bologna abbiamo firmato un accordo per realizzare iniziative di sostenibilità ambientale: in tre anni verranno sviluppate azioni per ridurre i rifiuti prodotti e aumentare il riciclo dei materiali a fine vita. Noi, insieme a Curti Costruzioni Meccaniche e all’Università di Bologna, stiamo realizzando un impianto per dare nuova vita agli scarti di fibra di carbonio che ad oggi vengono totalmente avviati a smaltimento: il processo manterrà inalterate le proprietà meccaniche delle fibre, un materiale altamente performante utilizzato nei settori aerospaziale, automotive ed eolico. Per ulteriori informazioni Leggi il comunicato Consulta la nuova edizione del report online costruireinsiemeilfuturo_870.jpg Oltre 600 tonnellate di ingombranti avviati a riuso, più di 9.700 pasti recuperati e 55 mila confezioni di farmaci avviati al riuso: questi alcuni dati al centro della nuova edizione di “Costruire insieme il futuro”, il report che rendiconta i risultati delle attività realizzate grazie alla collaborazione con le comunità locali cover Costruire insieme il futuro - per web.jpg
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07/07/2022

Siccità: con innovazione tecnologica, risparmi idrici e minori costi per l’agricoltura

Utilizzare le acque reflue depurate per irrigare e fertilizzare i campi, soddisfacendo fino al 70% del fabbisogno idrico irriguo della Regione Emilia-Romagna, riducendo di circa il 30% anche i costi per i concimi. Queste stime rientrano tra i risultati del progetto VALUE CE IN (“VALorizzazione di acque refLUE e fanghi in ottica di economia CircolarE e simbiosi INdustriale”) coordinato da ENEA (mediante il laboratorio LEA, afferente alla Rete ad Alta Tecnologia della Regione Emilia-Romagna) e con la partecipazione del Centro Interdipartimentale di Ricerca Industriale “Fonti Rinnovabili, Ambiente, Mare ed Energia” dell’Università di Bologna. Nell’ambito del progetto è stato messo a punto un sistema innovativo prototipale per il riuso delle acque depurate destinate all’irrigazione di peschi e pomodori, sperimentato con successo nel nostro depuratore di Cesena. Copertura del fabbisogno idrico del 70% e fino al 32% di costi in meno per concimi I dati generali della sperimentazione, particolarmente importanti in un momento di carenza della risorsa idrica come quello attuale, sono molto promettenti con la potenziale possibilità di soddisfare fino al 70% del fabbisogno idrico regionale. Inoltre, grazie all’utilizzo delle acque reflue depurate che, a differenza dell’acqua di rete, contengono già alcune sostanze nutritive necessarie per la crescita delle piante, si ottiene un risparmio, ad esempio nel caso della coltivazione dei peschi, del 32% di azoto e dell'8% di fosforo. Oltre un milione di euro di investimenti per ottenere importanti benefici ambientali La sperimentazione, durata circa due anni e che proseguirà nell’ambito di altri contesti progettuali, è stata eseguita nel depuratore di Cesena dove è stato realizzato un prototipo completamente automatizzato per il monitoraggio e il controllo in continuo della qualità degli effluenti secondari e terziari ai fini del loro successivo riutilizzo in un campo sperimentale con 66 piante di pesco e 54 piante di pomodoro da industria. Il progetto sperimentale di recupero delle acque scaricate dal depuratore ha potuto contare su un budget totale di oltre 1 milione e 100mila euro, di cui quasi 800mila euro finanziati dalla Regione Emilia-Romagna e cofinanziato dal Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC). L’obiettivo è quello di migliorare la gestione delle acque depurate in ottica di economia circolare e “simbiosi industriale”, nel nome della sostenibilità ambientale ed energetica. Un sistema di irrigazione intelligente, che tiene conto delle esigenze delle colture Il progetto di ricerca è stato possibile grazie all'installazione di una centralina di controllo e di automazione particolarmente ‘smart’: infatti è in grado di gestire e ottimizzare il riuso delle acque trattate in funzione delle relative caratteristiche qualitative e delle esigenze idriche e nutrizionali delle singole colture in campo. Alcuni segnali acquisiti dalla centralina riguardano i parametri di qualità delle acque a valle dei trattamenti secondari e in uscita dall’impianto che vengono generati rispettivamente da un sistema di monitoraggio on-line e real-time allestito dal laboratorio LEA ENEA e dalla nostra strumentazione. Per ulteriori informazioni Leggi il comunicato Depuratore Cesena_870.jpg Per due anni, abbiamo portato avanti una sperimentazione in collaborazione con ENEA e Università di Bologna, con un finanziamento di oltre un milione di euro Depuratore Cesena_110.jpg

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26/06/2024

Servizi ambientali sempre più sostenibili: a Bologna arriva il primo mezzo pesante totalmente elettrico per la raccolta dei rifiuti

Il veicolo è appena entrato in funzione nel centro storico della città: è il primo nel suo genere in Italia

19/06/2024

Al primo posto nell’ESG Identity Corporate Index 2024

Per il quarto anno consecutivo siamo sul podio della classifica generale dell’indice che premia le aziende italiane che si distinguono per l’integrazione dei fattori ESG nella propria governance

14/06/2024

Nuovo record per Il Rifiutologo: la guida digitale ai servizi ambientali ha raggiunto 1 milione e 217mila download

Nel 2023 le sessioni sono state oltre 6 milioni e 700mila e gli utenti attivi che hanno utilizzato l’app nel 2023 più di 500mila. Modena e Bologna sono in testa nell’uso del servizio, ora spiegato anche attraverso un tutorial su Youtube

28/05/2024

Cerchiamo oltre 50 nuove figure professionali per supportare i clienti nella transizione energetica

Crescere professionalmente in una realtà aziendale in pieno sviluppo; è questa, in sintesi, l’opportunità che proponiamo avviando una capillare attività di ricerca e selezione di talenti, a livello nazionale. 

22/05/2024

Chiusura anticipata di alcuni Sportelli Clienti nella giornata del 22 maggio

20/05/2024

Gruppo Hera: stupore per le affermazioni dei sindacati a fronte dell’indisponibilità agli incontri proposti dall’azienda

La multiutility risponde alle dichiarazioni di Fp e Filctem Cgil​​​​​​​

17/05/2024

Al via la #GMMCHALLENGE, la sfida green che regala alberi al pianeta

È rivolta a bambini, famiglie, scuole e gruppi di amici. Dal 20 maggio al 30 giugno, 600 buone azioni quotidiane per l’ambiente faranno “vincere” un bosco di 300 alberi

14/05/2024

Il CdA del Gruppo Hera approva i risultati del primo trimestre 2024

La relazione trimestrale consolidata al 31 marzo evidenzia un miglioramento dei principali indicatori economico-finanziari ​​​​​​​

10/05/2024

Fibra di carbonio riciclata nel cuore della Motor Valley: il Gruppo Hera e Visa Cash App RB Formula One Team spingono sull’acceleratore della transizione ecologica

Avviato un progetto all’avanguardia per utilizzare fibra di carbonio riciclata per la produzione della vettura di F1 di VCARB

07/05/2024

Nel 2023 oltre 2,3 miliardi di euro per i territori

Nel bilancio di sostenibilità 2023 rinnoviamo l’impegno per una transizione giusta, puntando l’attenzione sulla neutralità di carbonio, la rigenerazione delle risorse, la resilienza e l’innovazione. ​​​​​​​

04/05/2024

Avviso per lunedì 6 maggio

Comunicazione chiusura Sportello Clienti e Stazioni ecologiche

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24/07/2020
Rimini: completate le vasche sotterranee a Piazzale Kennedy, da oggi interamente riaperto al pubblico

Dopo mesi di incessante lavoro, è stato ultimato un altro tassello del Piano di Salvaguardia della Balneazione, l’imponente opera idrica che eliminerà gli scarichi a mare. Sotto ai nuovi belvedere, due vasche grandi quanto 20 piscine olimpioniche vigilano sul sistema fognario

Il 6 giugno 2011, un violento temporale su Rimini causò gravi danni agli scarichi fognari della città. Per una comunità votata da decenni al turismo estivo, risolvere questo problema ed evitare ricadute ambientali come l’inquinamento delle acque, era un’assoluta priorità. Il mare, infatti, non è solo un prezioso strumento per il traino dell’economia, ma anche e soprattutto parte dell’identità romagnola. Oggi, cittadini e turisti non devono più temere gli acquazzoni improvvisi, perché in pieno centro, sotto a una terrazza vista mare, c’è una grande opera ingegneristica che veglia sul sistema fognario riminese. Fa parte del Piano di Salvaguardia della Balneazione (PSBO), una specie di “gigante buono” che rappresenta la più grande opera di risanamento idrico in corso in Italia e una delle più importanti in Europa, segnalata anche dall’ONU per il suo ruolo a difesa dell’ambiente marino. 


Dopo quel nubifragio, noi del Gruppo Hera abbiamo raccolto l’appello alla tutela ambientale e, attraverso un imponente lavoro fatto insieme a Comune di RiminiRomagna Acque e Amir, siamo riusciti a dimostrare che tenere pulito il mare, garantendo la sua balneabilità, era sì un’impresa complessa, ma non impossibile. Il PSBO è una grande maratona suddivisa in 14 “tappe”, tra le quali c’è anche l’eliminazione di 11 scarichi a mare. Frutto di un investimento di 154 milioni di euro, con 130 persone al lavoro ogni giorno e 45 km di nuove condotte fognarie, è partito nel 2013 con interventi che, negli anni successivi, hanno portato, per esempio, al rimodellamento della fognatura di Rimini Isola (2014), al raddoppio del Depuratore di Santa Giustina (2015) e alla separazione delle reti fognarie di Rimini Nord, che ha permesso la chiusura di 4 dei 6 scarichi presenti in quella porzione di città.

La fase più importante dell’intera opera è iniziata nel 2016 in Piazzale Kennedy, cuore pulsante non solo della socialità rivierasca ma anche dell’intero PSBO, con la realizzazione di due vasche grandi quanto 20 piscine olimpioniche, posizionate fino a 40 metri di profondità, che ha comportato scavi per 70 mila metri cubi. Una vasca, dalla capacità di 14 mila metri cubi, raccoglie le acque di prima pioggia, mentre l’altra, da 25 mila metri cubi, trattiene e “immagazzina” temporaneamente le acque bianche, che possono essere inviate all'impianto di depurazione oppure indirizzate al mare in caso di piogge di forte intensità. In presenza di fenomeni meteorologici di media portata, le vasche si riempiono in 70 minuti, che possono diventare 30 in caso di acquazzoni particolarmente forti. Grazie a un meccanismo di ventilazione forzata (con abbattimento per mezzo di filtri a carboni attivi), è stato risolto il problema del cattivo odore. A tutela delle nostre spiagge, infine, sono stati recuperati, in un’ottica di economia circolare, oltre 21 mila metri cubi di sabbia di ottima qualità, già utilizzati per il ripascimento dei litorali riminesi.


Ora che, dopo mesi di lavoro, questo fondamentale tassello del PSBO è completo, a “coprire” la complessa struttura sotterranea ci sono i due nuovi belvedere di Piazzale Kennedy, il cui aspetto architettonico è stato progettato dallo Studio Mijic di Rimini, il primo già aperto al pubblico a luglio 2019 e l’altro restituito oggi ai cittadini.

Il progetto di Piazzale Kennedy è il risultato di un grande lavoro coordinato da HERAtech e fatto non solo insieme a Comune, Romagna Acque, Amir e alle 38 imprese impiegate, ma anche a tutti gli operatori turistici della zona e ai cittadini, che hanno sopportato mesi di disagi in una zona cosi centrale di quella città che, da oltre 60 anni, è la cartolina vacanziera di milioni di turisti, sia italiani che esteri. A oggi, sono oltre 5 mila i metri quadrati di costa “liberata” dal divieto di balneazione, per un cantiere terminato ormai al 90%. Entro il 2024, saranno eliminati tutti gli 11 scarichi a mare.

Le fasi più importanti del Piano di Salvaguardia della Balneazione di Rimini

  • 2013: Inizio dei lavori del PSBO
  • 2014: Risanamento fognario di Rimini Isola
  • 2015: Raddoppio del Depuratore di Santa Giustina
  • 2016: Avvio del cantiere in Piazzale Kennedy

    Altri interventi eseguiti in questi anni: 
    1. 
    Collaudo della Dorsale Nord
    2. Realizzazione della vasca ospedale
    3. Riconversione del Depuratore di Rimini Marecchiese
    4. Realizzazione del primo e secondo stralcio della Dorsale Sud
    5. Tombamento del Canale Ausa
    6. Separazione delle reti fognarie a Rimini Nord
     
  • Luglio 2019: Completamento del primo belvedere in Piazzale Kennedy
  • Luglio 2020: Completamento del secondo belvedere e riapertura totale di Piazzale Kennedy

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