Il CdA del Gruppo Hera approva i risultati del primo trimestre 2023
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La relazione trimestrale consolidata al 31 marzo evidenzia la crescita dei principali indicatori economico-finanziari, dimostrando ancora una volta la solidità patrimoniale e la forza del modello multibusiness. La multiutility continua a coniugare la crescita aziendale con lo sviluppo sostenibile, confermando il proprio impegno per la creazione di valore per tutti gli stakeholder, a partire dall’ecosistema territoriale di riferimento.
Highlight economico-finanziari
- Ricavi a 5.628,9 milioni di euro (+6,0%)
- Margine operativo lordo (MOL)* a 410,2 milioni di euro (+9,4%)
- Utile netto di pertinenza degli Azionisti* a 128,2 milioni di euro (+0,7%)
- Indebitamento finanziario netto a 3.777,6 milioni di euro in diminuzione dell’11% rispetto al valore del 31.12.22, con debito netto/MOL* a 2,84x
Highlight operativi
- Buon contributo alla crescita da parte dei principali business, con particolare riferimento ai settori energetici e all’area ambiente
- Ulteriore sviluppo di iniziative per la transizione ecologica e l’economia circolare, grazie a impianti all’avanguardia e servizi sempre più green
- Continua la crescita della base clienti energy, pari a quasi 3,6 milioni di unità
Il Consiglio di Amministrazione del Gruppo Hera, presieduto da Cristian Fabbri, ha approvato oggi all’unanimità i risultati consolidati del primo trimestre 2023.
Per il Gruppo Hera il primo trimestre si chiude con risultati economici e investimenti in crescita rispetto all’anno precedente, sebbene nei primi mesi del 2023 l’attività economica globale continui a risentire di un’elevata incertezza, che incide sulla volatilità dei prezzi delle materie prime e frena l’attività produttiva e il commercio internazionale. Lo sviluppo, sia per linee interne che esterne, del portafoglio multibusiness ha permesso di consuntivare ottime performance economico-finanziarie perseguendo la creazione di valore per tutti gli stakeholder.
La relazione trimestrale consolidata al 31 marzo evidenzia, quindi, la crescita dei principali indicatori, dimostrando ancora una volta la solidità patrimoniale e la forza del modello industriale del Gruppo. L’incremento degli investimenti del 20,5% rispetto all’anno precedente è una ulteriore riprova dell’attenzione continua del Gruppo alla crescita, alla valorizzazione e al rafforzamento della resilienza degli asset gestiti.
Cristian Fabbri, Presidente Esecutivo del Gruppo Hera, ha dichiarato:
“Il primo trimestre 2023 si chiude con risultati economici in crescita, sostenuti dalla positiva performance dei business liberalizzati dell’energia e dell’ambiente. Confermiamo così la nostra capacità di conquistare nuove quote di mercato, di fornire servizi che riscontrano il favore dei clienti e di saper utilizzare il vantaggio competitivo del nostro diversificato portafoglio di business. La significativa generazione di cassa del trimestre ha consentito di ridurre l’indebitamento e migliorare significativamente il rapporto indebitamento netto/MOL, che si attesta a 2,84x”.
Orazio Iacono, Amministratore Delegato del Gruppo Hera, ha dichiarato:
“Come evidenziano i solidi risultati raggiunti in questa prima parte dell’anno, la positiva generazione di cassa operativa è stata in grado di coprire integralmente una significativa accelerazione degli investimenti sia organici che per linee esterne, che hanno riguardato prevalentemente il rafforzamento delle infrastrutture e degli impianti gestiti, a beneficio della qualità dei servizi forniti al territorio di riferimento nonché della resilienza delle nostre infrastrutture e impianti. Abbiamo inoltre rafforzato e ottimizzato la struttura del debito grazie alla recente emissione di un sustainability-linked bond del valore di 600 milioni di euro e la contemporanea sottoscrizione di una linea di credito revolving sostenibile da 450 milioni di euro. Due nuovi traguardi nella finanza sostenibile che ci porteranno a destinare più di 1 miliardo di finanziamenti a progetti a favore della transizione green, per traguardare gli obiettivi dell’Agenda 2030 con iniziative concrete e rispondere alle sfide della transizione sostenibile legata al tessuto sociale e industriale. Questa operazione, particolarmente apprezzata dal mercato, garantisce ulteriore flessibilità finanziaria”.
Ricavi per oltre 5,6 miliardi
Nel primo trimestre 2023, i ricavi sono stati pari a 5.628,9 milioni di euro, in crescita del 6% rispetto ai 5.312,0 milioni dell’analogo periodo del 2022. A questo risultato hanno contribuito in particolare i settori dell’energia - principalmente per i maggiori volumi venduti di energia elettrica conseguenti al rafforzamento dell’azione commerciale e all’avvio dei lotti vinti in salvaguardia lo scorso autunno - e il settore ambiente, grazie anche alle acquisizioni nel mercato delle bonifiche e del trattamento dei rifiuti industriali. Inoltre, si segnala la crescita del fatturato dei servizi energia e l’aumento delle attività per servizi a valore aggiunto per i clienti. Questi incrementi sono stati parzialmente ridotti dai minori quantitativi di gas venduto a causa del clima particolarmente mite.
Margine operativo lordo (MOL)* in aumento a 410,2 milioni
Il margine operativo lordo al 31 marzo 2023 sale a 410,2 milioni di euro, (+9,4%) rispetto ai 375,1 milioni dei primi tre mesi del 2022. La buona crescita è riconducibile in particolare al contributo complessivo delle aree energy e alle buone performance dell’area ambiente.
Risultato operativo netto* in crescita e risultato ante-imposte* stabile
Il risultato operativo netto* al 31 marzo 2023 sale a 236,1 milioni di euro, in aumento del 6,7% rispetto ai 221,2 milioni del primo trimestre 2022. La performance è positiva anche dopo maggiori ammortamenti per il significativo incremento degli investimenti e accantonamenti al fondo svalutazione crediti per l’aumento del fatturato, anche sui mercati di ultima istanza. Il risultato ante-imposte* si attesta a 191,7 milioni di euro, in linea con il dato al 31 marzo 2022, considerato l’incremento dell’incidenza della gestione finanziaria principalmente per le linee di credito a medio lungo termine stipulate nel 2022. La struttura finanziaria risulta oggi maggiormente rafforzata per assicurare il Gruppo dai potenziali rischi liquidità derivanti dalle tensioni sui mercati, garantire l’attività operativa e l’importante attività di investimento del Gruppo.
Utile netto* in crescita a 140,3 milioni
Grazie a un tax rate pari al 26,8%, in calo rispetto all’esercizio precedente, l’utile netto* sale a 140,3 milioni di euro (+1,2%), rispetto ai 138,6 milioni del primo trimestre 2022. L’utile netto di pertinenza degli Azionisti* del Gruppo si attesta a 128,2 milioni di euro, in crescita (+0,7%) rispetto ai 127,3 milioni al 31 marzo 2022.
Investimenti operativi in decisa crescita e rafforzamento della solidità del Gruppo
Gli investimenti operativi del Gruppo, al lordo dei contributi in conto capitale, sono pari a 155,7 milioni di euro in forte crescita (+20,5%) rispetto ai 129,2 milioni al 31 marzo 2022 e sono riferiti principalmente a interventi su impianti, reti e infrastrutture. A questi si aggiungono gli adeguamenti normativi che riguardano soprattutto la distribuzione gas per la sostituzione massiva dei contatori e l’ambito depurativo e fognario.
Il valore complessivo dell’indebitamento finanziario netto risulta pari a 3.777,6 milioni di euro, in calo di 472,2 milioni rispetto al valore al 31 dicembre 2022. A riprova della solidità finanziaria dell’azienda, il rapporto debito netto/MOL* scende a 2,84x, in linea con la storica politica prudenziale della multiutility.
Area gas
Per quanto concerne l’area gas - che comprende i servizi di distribuzione e vendita gas metano, teleriscaldamento e servizi energia – il MOL* si attesta a 193,8 milioni, rispetto ai 202,5 milioni al 31 marzo 2022. La diminuzione è legata alle minori vendite derivanti principalmente da un clima più mite rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, parzialmente compensata dal contributo dei servizi energia e dai maggiori volumi venduti dalla controllata Hera Comm sul servizio di default, di ultima istanza e alle pubbliche amministrazioni (Consip).
Nel primo trimestre 2023 gli investimenti effettuati nell’area gas ammontano a 49,3 milioni di euro, in crescita di 20 milioni rispetto all’anno precedente. In particolare, nella distribuzione del gas si registrano maggiori investimenti per impianti e reti nei nuovi comuni aggiudicati con la gara dell’ATEM Udine2, mentre nella vendita gas i maggiori investimenti sono finalizzati all’acquisizione di nuovi clienti.
Il numero di clienti gas sfiora quota 2,1 milioni di unità, in lieve aumento (0,2%) rispetto all’esercizio precedente.
Il contributo dell’area gas al MOL di Gruppo è pari al 47,2%.
Area energia elettrica
Il MOL dell’area energia elettrica – che comprende i servizi di produzione, distribuzione e vendita di energia elettrica – sale a 64,5 milioni di euro, rispetto ai 30,4 milioni dell’analogo periodo 2022.
Il primo trimestre 2023 mostra un’importante crescita sia in termini di marginalità che di volumi venduti ai clienti finali, grazie allo sviluppo commerciale, principalmente nel mercato libero, alle offerte innovative (relative alla mobilità elettrica, al fotovoltaico, al riscaldamento e al condizionamento) e ai servizi a valore aggiunto. A questo si aggiungono i contributi dovuti ai maggiori volumi venduti alle pubbliche amministrazioni (Consip) e gli effetti dell’avvio dei lotti vinti in salvaguardia lo scorso autunno per gli anni 2023 e 2024, uno in più rispetto al biennio precedente.
Nel primo trimestre 2023 gli investimenti effettuati nell’area energia elettrica ammontano a 21,7 milioni di euro, in crescita di 6,2 milioni rispetto all’anno precedente. Nella distribuzione energia elettrica, gli interventi realizzati riguardano prevalentemente la manutenzione straordinaria e il potenziamento di impianti e reti di distribuzione nei territori di Modena, Imola, Trieste e Gorizia, oltre al proseguimento delle attività di sostituzione massiva dei contatori e agli interventi per il miglioramento della resilienza della rete; mentre nella vendita di energia, aumentano gli investimenti nelle attività connesse all’acquisizione di nuovi clienti.
Il numero di clienti energia elettrica aumenta del 7,4% rispetto allo stesso periodo del 2022 e arriva a circa 1,5 milioni di unità: la crescita è avvenuta principalmente nel mercato libero per effetto del rafforzamento dell’azione commerciale.
Il contributo dell’area energia elettrica al MOL di Gruppo è pari al 15,7%.
Area ciclo idrico
Al 31 marzo 2023 il MOL dell’area ciclo idrico integrato – che comprende i servizi di acquedotto, depurazione e fognatura – si attesta a 55,6 milioni di euro, sostanzialmente allineato (+0,2%) rispetto ai 55,5 milioni dell’analogo periodo 2022.
Nel primo trimestre 2023 gli investimenti effettuati nell’area ciclo idrico, al lordo dei contributi in conto capitale, salgono a oltre 47 milioni (29,8 milioni nell'acquedotto, 12,4 milioni nella fognatura e 5 milioni nella depurazione), principalmente destinati a estensioni, bonifiche e potenziamenti di reti e impianti, oltre che agli adeguamenti normativi riguardanti soprattutto l’ambito depurativo e fognario.
Il contributo dell’area ciclo idrico integrato al MOL di Gruppo è pari al 13,5%.
Area ambiente
Il MOL dell’area ambiente – che include i servizi di raccolta, trattamento e recupero dei rifiuti – sale a 87,6 milioni di euro (+11%) rispetto ai 78,9 milioni al 31 marzo 2022, per l’aumento della marginalità della gestione energia – anche grazie alla produzione di impianti rientrati in funzione a pieno regime durante il primo trimestre - e per le recenti acquisizioni nel settore del trattamento dei rifiuti industriali. Tali effetti positivi hanno più che compensato l’aumento dei prezzi d’acquisto dei materiali di consumo e l’incremento dei costi di trattamento e trasporto.
Grazie alla propria eccellente dotazione composta da un centinaio di impianti all’avanguardia in grado di trattare qualsiasi tipologia di rifiuti, che continua a rappresentare un asset strategico e distintivo sul mercato, il Gruppo ha saputo cogliere ulteriori opportunità di crescita confermando la capacità di reagire con grande resilienza al contesto di mercato e ha ampliato le proprie quote di mercato nel trattamento dei rifiuti industriali (+27% i volumi trattati), beneficiando anche dell’allargamento del perimetro grazie alle operazioni di M&A. Da evidenziare in particolare la recente partnership con la società modenese A.C.R. di Reggiani Albertino S.p.A.®, che ha consentito alla multiutility di consolidare il proprio primato nell’area ambiente e ha determinato la nascita del maggiore operatore italiano nel settore delle bonifiche ambientali e nel global service dei rifiuti industriali, con una copertura capillare in tutto il Paese.
Nei primi tre mesi del 2023, inoltre, sono proseguite tutte le principali iniziative in chiave di economia circolare, dal recupero di materia alla produzione di energia rinnovabile, e si segnala l’avvio del nuovo impianto di produzione di biometano a Spilamberto (MO) in partnership con la società Inalca del Gruppo Cremonini. Dopo l’aggiudicazione dei contributi PNRR per la realizzazione di piattaforme al servizio del recupero di materia anche in segmenti di nicchia come il riciclo delle plastiche rigide e il recupero della fibra di carbonio, il Gruppo si è aggiudicato ulteriori finanziamenti destinati al potenziamento e digitalizzazione di centri di raccolta e strutture “intelligenti” nei territori gestiti che consentiranno di ottimizzare i servizi ambientali rendendoli sempre più innovativi ed efficienti.
La raccolta differenziata di rifiuti urbani si è attestata al 70,7%, in crescita di 4,5 punti percentuali rispetto all’anno precedente, grazie allo sviluppo dei progetti nei territori gestiti dal Gruppo.
Nel primo trimestre 2023 gli investimenti effettuati nell’area ambiente ammontano a circa 20 milioni di euro, principalmente destinati a interventi di manutenzione e potenziamento degli impianti di trattamento rifiuti.
Il contributo dell’area ambiente al MOL di Gruppo è pari al 21,4%.
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